Deputato agrigentino parla con la BBC del disastro di Genova.
AGRIGENTO. Il deputato agrigentino Michele Sodano , rappresentante del Movimento 5 Stelle, ha avuto modo, ieri, di parlare con la BBC News UK del tragico evento che si è verificato in questi giorni a Genova e per analizzare a fondo le responsabilità di Autostrade per l’Italia. L’intervista, condotta interamente in inglese, è iniziata con un grazie sentito a tutte le Forze dell’Ordine che stanno collaborando e a Di Maio, Toninelli e Conte che si trovano a Genova in questo momento, al fine di risolvere questa situazione di emergenza, tra “i più tristi momenti che stiamo vivendo in Italia da quando si è insediato il governo”.
Ma si parla soprattutto di responsabilità, di colpevoli: “Autostrade per l’Italia” come afferma il giovane deputato “aveva dichiarato che era tutto sicuro e nessuno poteva immaginare che una simile tragedia potesse consumarsi da un giorno all’altro. Siamo pronti a cominciare le procedure per far rassegnare le dimissioni al direttivo di Autostrade, perché l’Italia è un grande Paese che merita prima di tutto sicurezza”.
Michele Sodano on BBC News UK – Genoa
In collegamento da Agrigento con BBC News UK per parlare del disastro di Genova e delle responsabilità di "Autostrade per l'Italia".
Posted by Michele Sodano on Thursday, August 16, 2018
Ma Autostrade si difende, dicendo di condurre periodicamente controlli e di seguire tutte le procedure necessarie. Così, quando la giornalista britannica chiede se non sia prematuro chiedere le dimissioni alla direzione, Sodano ribatte che i pericoli di un possibile cedimento erano stati più volte messi in luce da molti cittadini, che le vecchie strutture del ponte non avrebbero potuto reggere ancora per molto. “Se un ente privato non riesce ad essere all’altezza del lavoro che immaginiamo, allora passeremo ad un ente pubblico” dice, parlando di un “Piano Marshall” delle infrastrutture italiane che possa garantire ai cittadini di muoversi in totale sicurezza senza il terrore che un’altra tragedia simile possa accadere.
Eppure un vecchio attivista del Movimento 5 Stelle aveva decretato, anni fa, che quei soldi non dovessero essere spesi per la manutenzione di quello stesso ponte. “Non è così, ed è triste che i partiti di opposizione portino avanti argomenti e dichiarazioni di una persona che non fa più parte del Movimento e che ha espresso un’opinione personale che non ha nulla a che vedere con la nostra visione”. E’ forse tempo di non spendere così tanto in nuove, grandi infrastrutture ma di curare e mantenere quelle che già abbiamo per evitare che il denaro pubblico finisca per essere speso in costruzione di opere “non veramente utili”.
Simona Piraneo