E’ crollata parte della collina che incombeva sulla spiaggia di lido Rossello, a Realmonte. Il cedimento poco distante il faro di Capo Rossello. “Solo 8 mesi fa Mareamico aveva allertato tutte le autorità agrigentine, sul serio rischio di crollo che incombeva sulla spiaggia di lido Rossello -dice MareAmico -. Invece di ringraziarci per la segnalazione, siamo stati accusati di catastrofismo. Ed oggi la collina è collassata, schiacciando pure diverse barche, che sostavano in spiaggia. Se questo fatto fosse accaduto in estate piangeremmo i morti”.
In estate sarebbe stata un ‘catombe. Ancora crolli nella falesia costiera dell’agrigentino. Questa volta a venire giù inesorabilmente è stato l’altopiano che sovrasta la spiaggia di Capo Rossello, a Realmonte, una delle spiagge più suggestive della provincia di Agrigento e che si trova nel mezzo della destinazione turistica “Costa del Mito” recentemente costituita dal Distretto Turistico DMO della Valle dei templi. A rendere noto l’accaduto, documentando l’inquietante crollo, con foto e video, è stato ancora una vola Claudio Lombardo, dell’associazione ambientalista Mareamico Agrigento.
Eppure lo stesso Lombardo aveva avvisato. Si tratta di un crollo annunciato per il noto ambientalista. “Solo otto mesi fa avevamo allertato tutte le autorità sul serio rischio di crollo che incombeva sulla spiaggia di lido Rossello, per il possibile cedimento della collina che ospita il faro di capo Rossello – dice il presidente dell’associazione – e invece di ringraziarci per la segnalazione siamo stati accusati di catastrofismo. Ed oggi la collina è collassata, schiacciando pure diverse barche, che sostavano in spiaggia. Se questo fatto fosse accaduto in estate piangeremmo i morti”. Una sorta di “esplosione” causata dall’impatto dei massi arrivati sulla spiaggia, l’ha descritto MareAmico che da anni ormai monitora il territorio provando a sensibilizzare su tematiche che altrimenti rischierebbero di passare inosservate per la collettività. La zona fortunatamente grazie alle segnalazioni di Claudio Lombardo era stata transennata. Si tratta di una porzione di costa che ricade nel comune di Realmonte. Un piccolo municipio con pochissime risorse che paradossalmente si trova a dover gestire un litorale lungo circa 15 chilometri. Un percorso di spiagge paradisiache e tra le più apprezzate del sud della Sicilia. Si parte da Punta Grande nei pressi di Porto Empedocle, fino ad arrivare a Giallonardo, a confine con Siculiana, nel mezzo è compresa la meta più ambita la Scala dei Turchi. Una costa fragile, interi tratti di scogliera sono crollati negli ultimi anni. Apparentemente, si tratta di erosione accelerata dal cambiamento climatico. Ma i mutamenti qui intorno sono enormi e molti tratti, compresa la marna bianca della Scala dei Turchi sono stati interdetti alla balneazione ed alcuni risultano raggiungibili solo via mare. E’ impressionante vedere come i grossi massi hanno travolto alcune imbarcazioni. È l’ennesimo campanello d’allarme che riguarda l’erosione delle coste.
I cartelli sparsi un pò ovunque indicano il divieto di accesso alla spiaggia perché pericolosa e avvertono i turisti inconsapevoli dei rischi. Succede un pò ovunque nel litorale agrigentino caratterizzato da altipiani argillosi alternati a falesie di marna bianca e di calcarenite tufacea. Eppure fa sapere il sindaco di Realmonte Sabrina Lattuca, piccolo comune agrigentino con oltre 15 chilometri di spiaggia paradisiaca, il crollo è avvenuto lunedì e l’aria era già transennata con cartelli che ne vietavano l’accesso. “Una zona – già attenzionata dal Municipio – per la quale abbiamo chiesto interventi di messa in sicurezza urgenti alla protezione civile regionale. Siamo fiduciosi e confidiamo nel lavoro dei tecnici”. La natura però non aspetta i tempi della burocrazia e nel frattempo il paventato cedimento è accaduto.
Secondo gli esperti il meteo e la pioggia incidono in maniera importante. Ma – aggiungono – è vero che dovremmo chiederci fino a che punto è coinvolto il cambiamento climatico: È una vera preoccupazione, perché se sta accadendo qui, rischia di poter succedere anche ad altre scogliere della regione. Le nostre coste stanno cambiando. Ed infatti negli ultimi anni sono diversi e significativi i crolli che si registrano: Scala dei turchi (2017, 2019 e 2021). Drasy, Zingarello e caos (frane settimanali). Grotta della madonnina (2021). Eraclea Minoa (2021). Il sei maggio dello scorso anno, le reazioni furono analoghe quando si registrò il crollo in quella che in estate sarebbe stata la meta preferita dai diportisti. Anche se non è consentito in molti si ancoravano nei pressi della grotta delle piscine, denominata la madonnina. Un posto meraviglioso che però il dissesto idrogeologico ha colpito. Anche qui siamo in località Realmonte. Questa spiaggia, inibita alla balneazione poichè pericolosa, durante l’estate veniva presa d’assalto dai diportisti che la invadevano, nonostante le continue segnalazioni che Mareamico inoltrava alla Capitaneria di porto in ogni week end. Ad Eraclea Minoa, invece, nel dicembre del 2021 è franata anche la collina che sovrastava la spiaggia sulle case sottostanti per colpa di un evidente dissesto idrogeologico.
Domenico Vecchio
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