AGRIGENTO – Via libera agli autotrasportatori dell’acqua, in attesa dell’incontro di domani in prefettura. L’azienda Aica ha dato l’ordine di rifornire solo i clienti con i contatori, ma gli autotrasportatori non sono d’accordo. La loro richiesta è chiara: vogliono continuare a vendere l’acqua a tutti, senza restrizioni.
Il sindaco di Agrigento, Francesc Miccichè, ha espresso la sua solidarietà agli operatori, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione che risponda alle necessità della comunità. “Siamo qui per risolvere i problemi – ha dichiarato Miccichè – va aumentata la portata della fornitura agli autotrasportatori per garantire che tutti possano ricevere il servizio senza discriminazioni.”
La questione rimane aperta e l’incontro di domani in prefettura sarà decisivo per trovare un compromesso che soddisfi le esigenze di tutti. La protesta degli autotrasportatori continua, con la speranza di arrivare a una soluzione che permetta loro di operare senza restrizioni.

Stamattina, autotrasportatori dell’acqua con autocisterne si sono ritrovati e riuniti davanti alla sede dell’Aica per manifestare contro le recenti restrizioni imposte a seguito dell’adozione di un nuovo regolamento introdotto da Aica che ha modificato sostanzialmente le condizioni di accesso al servizio di approvvigionamento idrico mediante autobotti. Le modifiche prevedono che le consegne di acqua siano limitate esclusivamente agli utenti che dispongono di contratto idrico regolare con l’azienda e di contatore installato, con obbligo di pagamento tramite bollettino. Questa misura ha generato forti tensioni con gli operatori del settore.
“Vogliamo garantire a tutti il diritto di avere l’acqua e non solo a chi ha un contatore. Ci sono zone dei Comuni che serviamo che sono addirittura prive di condotte idriche e possono avere l’acqua solo grazie al nostro servizio”, dichiarano gli autotrasportatori che abbiamo incontrato stamani nella zona industriale dinanzi ai cancelli della sede di Aica.
Ma non solo per questo hanno voluto stamattina incontrare funzionari di Aica e i sindaci di Agrigento e Favara. “Possiamo rifornire le nostre autocisterne utilizzando un sito con un solo bocchettone. Siamo una cinquantina di autotrasportatori. Questa situazione ci costringe a turni molto lunghi e rende estremamente difficile gestire il servizio in modo efficiente, con gravi danni soprattutto per gli utenti“, aggiungono gli autotrasportatori.
La problematica non è nuova nel territorio agrigentino: già nel 2021, ad esempio, si registrarono proteste simili a Sciacca, dove gli autobottisti lamentavano la riduzione della pressione nelle linee del serbatoio comunale, con tempi di rifornimento che passavano da pochi minuti a oltre un’ora per singolo automezzo. In quel caso, AICA aveva risposto attivando un secondo punto di carico presso il serbatoio di contrada Rocche Rosse.
Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha incontrato gli autotrasportatori insieme ad alcuni dirigenti di Aica ed ha sottolineato che l’amministrazione comunale riconosce l’importanza del servizio svolto dagli autotrasportatori privatinella gestione dell’emergenza idrica cittadina e concorda con la necessità di aumentare i punti di prelievo richiesti e trovare un’intesa che vada incontro alle richieste degli autotrasportatori, consideri le normative aziendali, le esigenze operative e soprattutto garantisca il diritto fondamentale all’acqua.
La gravità della situazione ha coinvolto direttamente le istituzioni locali e regionali. Il Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, ha convocato AICA per una riunione nella giornata di domani, giovedì 3 luglio, alle ore 11 dimostrando l’attenzione delle autorità prefettizie verso questa problematica. Un tentativo istituzionale di mediare tra le parti e trovare una soluzione equilibrata.
La questione degli autotrasportatori dell’acqua ad Agrigento rappresenta un caso emblematico delle sfide che la Siciliasta affrontando nella gestione dell’emergenza idrica. La necessità di coniugare regolamentazione, efficienza operativa e garanzia del diritto all’acqua richiede un approccio pragmatico e collaborativo tra tutte le parti coinvolte.
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