“Chiediamo di valutare con i tecnici del Comune di Agrigento ed eventualmente con la partecipata responsabile, ed, eventualmente, proporre nei diversi tavoli di lavoro, regionali e provinciali, la possibilità dell’intervento del Genio Militare che certamente ha in dotazione uomini e mezzi per poter agire celermente ed immediatamente. Duplice sarebbe lo scopo: ridare alla città di Agrigento la dignità che merita e, nel contempo, favorire un approccio strutturale e risolutivo al grave e secolare problema”. A chiedere l’intervento del Genio Militare sono i consiglieri comunali Francesco Alfano e Gerlando Piparo.
“Vista l’entità della crisi idrica che sta colpendo la città di Agrigento, considerate le crescenti difficoltà di approvvigionamento dell’acqua, è necessario agire immediatamente – continuano i due consiglieri comunali -. Le attuali condizioni meteo aggravano ulteriormente la situazione. La scarsità di precipitazioni pluviometriche, le elevate temperature rilevate negli ultimi anni, già preannunciate da tanti esperti, hanno determinato l’attuale siccità. Altri fattori purtroppo non programmati hanno reso molto difficoltoso l’accumulo, l’approvvigionamento e la erogazione del prezioso liquido: l’acqua”.
“Nel condividere le sue preoccupazioni – i due consiglieri si rivolgono al sindaco Franco Miccichè -, che sono anche quelle dei nostri concittadini, soprattutto quelli meno ambienti, per i quali è uso tradizionale usufruire della fontana di Bonamorone, rivelatasi sufficiente a soddisfare le esigenze di pochi, abbiamo appreso da notizie diffuse, tramite i mass-media, che entro 40 giorni, dal venti di giugno, la nostra città dovrebbe ottenere di una ulteriore aggiunta di 116 litri /s di acqua in più di quella attuale che purtroppo nessuno ne riporta i litri. Della quantità promessa, i primi 60 litri dovrebbero arrivare nel giro di 20 giorni mentre la quantità rimanente entro 40 giorni”.
“Pertanto – concludono – arriveremo al mese di agosto. In questo lasso di tempo dovrebbero effettuarsi i lavori per soddisfare quanto promesso da parte dell’Aica”.
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