In una Agrigento dove crescono la povertà e la fame è subito corsa ai buoni spesa del Governo. Il sito del Comune, da dove passa la distribuzione dei voucher per le famiglie, previsti dal decreto del 29 marzo, è difficile da consultare e molti preferiscono assembrarsi dinnanzi gli uffici comunali di via Atenea, per ottenere notizie e buoni. Ad Agrigento il governo ha destinato circa 430mila euro per combattere la crisi sociale effetto collaterale del coronavirus.
E l’amministrazione ha fatto sapere che sono oltre 300 le famiglie assistite. Ma c’è anche tanta povertà sommersa e l’assenza di lavoro ed occupazione di questi giorni genera altra povertà e altre emergenze.
Dal Municipio arriva solo qualche diretta Facebook e in orari impossibili. Difficile per molti avere chiarimenti e in tanti ancora non conoscono le modalità di presentazione delle domande. Ma le festività pasquali incombono e la gente vuole risposte subito. La trafila delle richieste e l’accesso dei fondi per ordine cronologico di presentazione è forse troppo macchinosa per i poveri agrigentini, soprattutto se si tratta di extracomunitari.
A occuparsi del problema di tante famiglie è Giuseppe Di Rosa, del Movimento Mani Libere, che ha girato all’assessore alla Solidarietà Sociale, al sindaco di Agrigento e anche a noi, alcuni messaggi inviati al suo indirizzo sulla disorganizzazione che c’è nella distribuzione dei voucher e di come questi vengono accolti nei supermercati:
- “Buonasera in merito ai buoni le volevo far presente che oggi pomeriggio recandosi mio marito al ………….. con i buoni non li hanno presi perché iniziano a prenderli da domani, ignaro di questo ha fatto la spesa quando poi è arrivato alla cassa ha avuto la sorpresa. Intanto il cassiere è stato a dir poco scortese perché ha insistito che pagasse con i contanti. Quindi non solo la mortificazione di non riuscire ad andare avanti da soli pure la mortificazione di certi cassieri.
- E anche questo:
- Buona sera Peppe, ti racconto cosa è accaduto oggi al supermercato…….., ho fatto la spesa con i buoni, arrivato alla cassa, mi è stato imposto come pagamento, che il 50% della spesa venisse pagata con i buoni e l’altro 50% in contanti, secondo te dopo essermi mortificato perché non avevo i soldi con me, è giusto quanto accaduto ?
Ed intanto l’assessore Gerlando Riolo proprio in queste ore è impegnato nel girare personalmente tutti i punti vendita convenzionati e per controllare che sia tutto apposto.
Per nostro costume non abbiamo inserito il nome delle attività commerciali responsabili, ma il comune sta sollecitando tutte quelle convenzionate a non osteggiare chi ha bisogno.
“La convenzione che abbiamo firmato – dice l’assessore – non prevede pagamenti in contanti. Ci sono alcuni punti vendita che non hanno ancora attivato il pagamento automatico. In queste ore sto girando i punti vendita per sollecitare. Molto dipende da problemi dei punti vendita non certo del Comune. Dispiace che ci siano commercianti che si comportano in modo difforme, segnalateceli perché provvederemo a riprenderli. Riguardo agli assembramenti c’è stato un boom di presenza. Molti erano extracomunitari e non tutti hanno compreso i turni da fare. Ribadiamo che bisogna andare sul sito e registrarsi da parte nostra stiamo facendo tutto per far sì che la gente possa avere la spesa fatta entro pasqua. Capisco che c’è chi preso dall’ansia si presenta senza prima formalizzare la domanda ma ribadiamo che chi ha diritto avrà la spesa”.
LA NOTA DEL SINDACO
COMUNICAZIONE DEL SINDACO DI AGRIGENTO
LILLO FIRETTO
“Decine di non aventi titolo si sono presentati allo sportello allestito nei locali dell’Urban Center per la distribuzione dei buoni spesa per i residenti ad Agrigento centro. Hanno intralciato lo scorrimento in sicurezza di una fila degli aventi titolo per ottenere i buoni. A supporto dei vigili urbani è stato richiesto l’intervento della Polizia di Stato che è riuscita in pochi minuti a distanziare le persone invitando i non titolati al ritiro dei ticket a fare rientro nelle loro abitazioni. In poco più di un’ora gli aventi diritto hanno ottenuto i buoni spesa e la zona è tornata deserta. Al fine di evitare casi analoghi e altre situazioni imprevedibili ho chiesto che la polizia possa essere presente negli altri punti di distribuzione secondo il calendario stabilito. Mi rivolgo a quanti hanno messo a rischio la sicurezza di tutti e anche dei nostri operatori pur non avendo titolo. Non giustifico, ma provo a capire le motivazioni che li hanno spinti a uscire di casa in questo momento. Il Centro operativo comunale di protezione civile è disponibile a valutare le situazioni di emergenza e a venire incontro a chi ha bisogno in questo momento. Si può chiamare lo 0922.590516 o 590468 e 590460 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. Il sabato dalle 8 alle 13.