Stop al ‘distanziamento sociale’ in chiesa per la celebrazione delle messe: da oggi, primo di aprile, torna la capienza piena, ma restano in vigore le altre precauzioni anti covid. Lo rende noto l’arcidiocesi di Agrigento. E continueranno ad essere obbligatorie la mascherina, meglio se Ffp2, e l’igienizzazione delle mani all’ingresso. Anche le acquasantiere resteranno vuote, mentre lo scambio della pace continuerà ad avvenire senza la stretta di mano. La diocesi consiglia in alternativa di “incrociare lo sguardo e/o accennare un inchino”. Per la domenica delle Palme, dopo due anni di sospensione, si potrà organizzare la processione degli ulivi, percorrendo le vie pubbliche. Ma i fedeli dovranno comunque indossare la mascherina. La celebrazione della Passione, il Venerdì santo, si svolgerà in tutte le sue parti. Ma il bacio del crocefisso durante l’adorazione della Croce non sarà consentito. “La situazione -scrive in una lettera l’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano- sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus. I ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano. E’ possibile-continua il pastore della chiesa agrigentina- riprendere la pratica delle processioni. Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Alla luce di queste indicazioni, si raccomanda alle comunità locali di programmare un incontro con tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa per favorire un’azione sinergica volta a garantire un prudente svolgimento delle stesse. Nelle manifestazioni esterne della pietà popolare proprie del giorno di Pasqua si evitino corse, salti e movimenti che — pur facendo parte della consuetudine locale — risulterebbero rischiosi e poco prudenti al fine del contenimento dei contagi. In tutti i casi è necessaria la collaborazione con le locali amministrazioni comunali e di pubblica sicurezza. Riguardo ai riti, si tenga conto degli orientamenti contenuti nella lettera della CEI. In particolare: si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche evitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse.”
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