Ci sono stati giorni in cui la provincia agrigentina è stata terza in Sicilia per numero di contagi da covid, dopo Palermo e Catania. Sono aumentate le zone rosse, una situazione che non fa stare tranquilli. Lo ha ribadito il commissario dell’Asp agrigentina, Mario Zappia, nel report settimanale che fa il punto sulla pandemia in provincia, registrato all’interno del covid hospital di Ribera, inaugurato ieri , ad un anno dall’inizio della pandemia. Sui vaccini c’è ancora un dato a tenere testa: mancano le dosi. “Sono arrivati 9000 vaccini – ha detto Zappia- abbiamo in programmazione la somministrazione di 600 vaccini al giorno nel centro vaccinale del Palacongressi e 900 divisi negli altri centri della provincia. Non possiamo farne di più perché non ne abbiamo. Se si prova a prenotare, la data ha una scadenza lunghissima o il sistema non prenota perché non c’è posto. Quando aumenteranno i vaccini, aumenteremo anche il numero delle vaccinazioni giornaliere. La nostra programmazione prevede , nei prossimi 15 giorni, la vaccinazione a tutti gli over 80.” Sulle lamentale di tanti “ vulnerabili” che non riescono a prenotare e, dunque, a vaccinarsi, il commissario dell’Asp risponde: “Io ho un numero di vaccini e una programmazione, ogni vaccino corrisponde a una prenotazione. Ho chiesto alla Regione che una parte dei vaccini che arriveranno in più , rispetto alla programmazione, possano essere destinati alle persone che non hanno potuto prenotare con AstraZeneca perché con patologie. Chiameremo 100-200 persone al giorno e in due settimane riusciremo a vaccinare queste persone in attesa. Mi scuso a nome del sistema sanitario ma – sottolinea ancora Zappia- i vaccini non sono sufficienti alla domanda. Daremo priorità agli over 80 e a tutta la gente che doveva ricevere il siero AstraZeneca e che non lo ha potuto ricevere”.