Il boom di spostamenti per il ritorno a casa di centinaia di siciliani, che lavorano e studiano nelle città del Nord d’Italia, per le festività natalizie e di fine anno, può causare la terza ondata. L’analisi dei dati Apple, basati sui tragitti tracciati dai telefonini, potrebbe far prefigurare una possibile nuova emergenza Covid-19. Il presidente della Regione Nello Musumeci si dice preoccupato.
E intanto a Messina è partita la macchina organizzativa dei controlli per chi arriva nell’Isola. Dovrebbero arrivare complessivamente diecimila siciliani. L’afflusso maggiore è atteso per la prossima settimana. Quaranta i medici dell’Asp in campo insieme a polizia municipale e protezione civile. Circa 2.500 persone, invece, arriveranno in Sicilia in aereo.
Altri possibili siti di contagi di massa i centri commerciali, e le vie dello shopping. “Possiamo davvero fidarci del senso di responsabilità collettiva? Voglio augurarmi di si – ha affermato il presidente della Regione – ma a due passi dal passeggio ci sono centinaia di persone, che respirano in modo artificiale: il contagio si prende li’, dove c’e’ assembramento, se si riflettesse su questo avremmo possibilità di affrontare meglio l’emergenza”.
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