C’è anche il titolare di un centro scommesse di Raffadali fra i 10 denunciati, alla Procura, da parte dei carabinieri, per inosservanza al provvedimento d’autorità. L’esercizio commerciale, riporta il Giornale di Siclia, oggi in edicola, abituale punto di ritrovo per tanti giovani, è stato infatti – stando all’accusa formalizzata dai carabinieri – trovato, nella serata di mercoledì, aperto nonostante dovesse essere con la saracinesca abbassata.
Chi s’è spostato, da un paese della provincia, per recarsi a vedere – a San Leone – l’abitazione che voleva comprare; chi, invece, è arrivato a Canicattì, sempre da un paese vicino, per comprare sacchi di farina e chi – a suo dire – doveva acquistare un telefono cellulare. A Licata, poi, è stato trovato in giro un palermitano, mentre a Sciacca è stato sanzionato – sempre dalla polizia – il proprietario di un bar che, mercoledì, non ha rispettato l’orario di chiusura.Il rastrellamento dei carabinieri
Dieci, nel giro di poche ore, gli agrigentini che, appunto, sono stati deferiti alla Procura perché sorpresi a circolare al di fuori dei casi consentiti. I carabinieri, che dalle prime ore di martedì effettuano i controlli, hanno raccolto – nella giornata di mercoledì – oltre 100 autodichiarazioni che, adesso, verranno verificate a campione.
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