Coronavirus, proteste e appelli di commercianti, artigiani, e imprenditori: “Rivedere l’inizio della fase2”

Proteste, appelli a rivedere l’ultimo decreto, e “minacce” di consegnare le chiavi delle proprie attività commerciali. La Sicilia, una delle regioni d’Italia meno colpite dal Coronavirus, vuole riaprire prima.
Ed è partito un vero e proprio pressing di commercianti, artigiani, e imprenditori per accelerare la “fase 2”. Delusa anche la Chiesa per alcune mancate concessioni.

Ecco perché quasi sicuramente sarà stilata una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere di poter aprire dal 4 maggio in Sicilia, con limitazioni, anche alcune attività come bar, ristoranti, parrucchieri e barbieri, circoli sportivi, ma anche di consentire di andare al cimitero.

Il governatore Nello Musumeci è pronto a firmare la missiva, così come chiedono le associazioni di categoria di tutta l’Isola, con la richiesta di ripartire ai primi di maggio, considerando il minor numero di contagi rispetto alle regioni del Nord.