È stato sottoscritto un protocollo, per regolamentare le udienze penali al Tribunale di Agrigento, per non incorrere a rischi di contagio da Coronavirus. I procedimenti in aula si celebrano, con obbligo di indossare mascherine e guanti, e tenere la distanza di almeno 1 metro.
Tra le prime udienza celebrate dopo l’accordo, ieri mattina, un interrogatorio di garanzia a seguito di applicazione di una misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, e divieto di avvicinamento alla persona offesa, per maltrattamenti in famiglia, a carico di un 42enne di Porto Empedocle.
L’interrogatorio si è tenuto, appunto, con dispositivi personali di protezione alla presenza del giudice, del difensore, dell’indagato, l’avocato Monica Malogioglio, del cancelliere e del Pubblico ministero.
Il protocollo prevede, per le convalide di arresto e le direttissime la partecipazione di tutte le parti, avvocati, arrestati, giudice, pubblico ministero, mediante collegamento con un sistema di video conferenza di facile applicazione gestito dal Tribunale. All’atto della comunicazione dell’avvenuto arresto il difensore potra’ scegliere il videocollegamento dal proprio studio/abitazione, ovvero di presenziare dal luogo presso cui l’arrestato e’ trattenuto, salvo che il difensore chieda l’applicazione del regime ordinario previsto dall’art. 83 dl 18/20, secondo cui l’udienza si svolge nell’aula del Tribunale alla presenza di tutte le parti, tranne il detenuto ex legge in video conferenza.
Ovviamente in questo momento d’emergenza sanitaria sarebbe consigliabile collegarsi da studio.