Chiudere le chiese per evitare che il sistema sanitario vada in tilt e messe in diretta Facebook. L’ha detto l’arcivescovo di Agrigento cardinal Francesco Montenegro per spiegare le ragioni della chiusura delle chiese dell’Arcidiosesi.
I fedeli sono in conseguenza dispensati dall’obbligo di soddisfare al precetto festivo”. Lo ha deciso il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, chiudendo le porte dei luoghi di culto anche per le preghiere individuali, come ulteriore misura per fronteggiare la pandemia di Coronavirus.
“Ci sembra doveroso e responsabile aggiunge – dare un segnale che mostri coerenza con quello che il Paese sta vivendo. Mentre ve lo chiedo (come gia’ stanno facendo altri vescovi) ne avverto tutta la pesantezza perche’ potrebbe passare il segnale che il Signore venga dopo cose quali la spesa, la farmacia…
Lo ripeto: se scegliamo questa ulteriore misura e’ solo per tutelare la salute nostra e dei nostri fratelli e per evitare che il sistema sanitario vada in tilt”. Montenegro conclude: “Sin da adesso vi ringrazio per la comprensione che userete nei confronti di quanto vi sto chiedendo e sono fiducioso che, con l’aiuto del Signore, riusciremo a superare questo momento di dura prova”.
Il cardinale aveva disposto da alcuni giorni e sino a nuove disposizioni, in ottemperanza delle indicazioni della Cei, dispongo che rimangano chiuse al pubblico le chiese parrocchiali e non parrocchiali e in generale gli edifici di culto di
qualunque genere.
qualunque genere.
So che molti sacerdoti si stanno organizzando con dirette Facebook o altro – continua Montenegro -. Mi sento di incoraggiare questi sforzi e di valorizzarli nel migliore dei modi. Tutti potete avere la certezza che i sacerdoti continueranno a esercitare il loro ministero”.