Ha provocato l’incidente stradale, imboccando contromano il viadotto Morandi, poi all’arrivo delle forze dell’ordine è crollato a terra, dicendo di accusare un malore, ed ha raccontato, di essere stato aggredito dai parenti degli occupanti dell’Audi A4. Ma dietro alla vicenda ci potrebbe essere anche dell’altro. C’è il sospetto che il, trentenne di nazionalità marocchina, alla guida della Daewoo Matiz, non si era allontanato per poi tornare indietro, perché assalito dal panico, ma in quel frangente di tempo potrebbe essersi disfatto di un misterioso involucro. Così come avrebbe fatto un’altra persona, che verosimilmente si trovava a bordo insieme a lui, nella piccola utilitaria, fuggito via velocemente.
A sbattere, nella corsia di marcia che da Porto Empedocle, conduce verso Agrigento, nei pressi della rotatoria di Monserrato, sono state l’altro ieri, la Matiz guidata dal trentenne, che ha imboccato la strada contromano, e una Audi A4, con a bordo una famiglia di Agrigento (marito, moglie, le loro due figlie piccole, e una pensionata). Sei i feriti. Ad occuparsi delle indagini i carabinieri della Compagnia di Agrigento. L’automobilista del Marocco è risultato essere in possesso di una patente di guida del suo Stato. Patente sulla quale, ancora, risultano essere in corso accertamenti, mentre l’auto era invece priva di assicurazione. Poi lo stesso finito in ospedale, avrebbe denunciato di essere stato strattonato, e colpito con alcuni pugni, nei minuti successivi al fatto. Un racconto tutto da verificare.