Aumento dei casi questa settimana in provincia di Agrigento: “I comportamenti non ci consentono di frenare il virus”, dice nel report settimanale il commissario del’Asp, Mario Zappia. La situazione negli ospedali: la rianimazione ad Agrigento passa da 11 a 4 pazienti ricoverati, la medicina si attesta sui 48 presenti. Al Palapiano di Ribera ci sono una decina di pazienti ricoverati. A Sciacca , invece, ci sono 12 pazienti in medicina e 7 in terapia intensiva. La prossima settimana l’ospedale covid di Ribera sarà pronto ad accogliere chi avrà bisogno di assistenza. “La Sicilia – dice Zappia- risulta con il 52% dei casi rispetto la settimana precedente e la provincia agrigentina ha un numero di positivi alto”. Il commissario dell’azienda sanitaria affronta, poi, il delicato tema dei vaccini: ” Abbiamo dei lavori in corso per il secondo centro vaccini a Sciacca, e abbiamo la disponibiltà di vari sindaci che hanno messo a disposizioni vari location per vaccinare. Ma servono le dosi per riuscire ad uscire da questa piaga enorme della pandemia. Le prenotazioni non le fa l’asp ma la Regione in base al numero dei vaccini. Abbiamo 600 Pfizer all’hub, abbiamo iniziato la seconda dose, i Moderna vengono fatti a casa. Il problema grosso lo abbiamo con AstraZeneca. Noi vogliamo venire incontro alle richieste che i cittadini fanno di rinuncia ma vi dico che se una persona rinuncia viene messo in programmazione con il Pfizer ma non è automatica, viene messa in parellelo alla prenotazione fatta fino un mese avanti rispetto alla data ordierna. Abbiamo 2000 cittadini che devono essere riprogrammati e questa riprogrammazione – spiega Zappia- viene fatta sulla richiesta che noi abbiamo fatto dei vaccini Pfizer e non appena arriveranno noi riprogrammiamo tutte le persone che hanno rinunciato ad AstraZeneca e hanno diritto a fare i nuovi vaccini che devono arrivare. La richiesta è già partita e contiamo di averla già per la prossima settimana. I vaccini a domicilio per disabilità gravissime, la prossima settimana si dovrebbe esaurire il numero delle persone da vaccinare. Ci rimangono da vaccinare ancora oltre 20mila ultraottantenni che dovranno essere programmati con Pfizer e Moderna.”