Prima o poi si diventa grandi ed il primo curriculum è come un battesimo del fuoco poiché si prende coscienza del proprio ruolo di adulto nel mondo del lavoro. La rete è piena di buoni consigli e di esempi da cui ricavare le informazioni necessarie per fare il primo passo. Il punto è che ogni modello di curriculum è realizzato per mettere in luce le proprie competenze, per cui il quesito di come scrivere il primo curriculum della vita non è semplice da risolvere. In questo articolo è ciò che faremo, scegliere i consigli più utili e pratici per scrivere un curriculum che riesca a valorizzare un candidato che non ha esperienze lavorative pregresse.
Per cominciare con il piede giusto puoi prendere visione di questa pagina web che fa proprio al caso tuo e che si riferisce ai modelli di cv senza esperienza.
I rischi di un curriculum senza esperienze lavorative precedenti ed i consigli pratici
Il principale rischio di presentare il nostro biglietto da visita senza il necessario background di esperienze, è che appaia sostanzialmente inutile e privo di informazioni. Da questa situazione se ne esce mettendo in pratica un processo di valorizzazione che porti l’esaminatore a prendere in considerazione elementi potenziali rapportandoli alle esperienze effettive. Sembra complicato ma non lo è, e te lo dimostro con questi consigli pratici:
- Curriculum personalizzati per le aziende a cui lo invii
Molti dimenticano questo particolare poiché dopo i primi tentativi si passa alla fase di industrializzazione, lo stesso format di curriculum viene inviato e tutti, senza distinzioni. La tentazione di farne uno valido per mille annunci è forte ma ognuno di quegli annunci è una competizione e ogni invio di curriculum è una gara da giocare al massimo delle possibilità.
L’interlocutore di certo apprezzerà la personalizzazione del curriculum con elementi unici che lo riguardano come promotore della propria azienda. Analizzare il posto di lavoro proposto, porta a considerare le qualità dell’impresa e la sua filosofia. Con Internet ci vuole poco a rendersi conto delle possibilità immense che si hanno per inserire elementi che impressionino il selezionatore.
Le personalizzazioni possono essere inserite random nei vari titoli del curriculum, nelle motivazioni oppure nella lettera di presentazione, come sotto riportato.
- Una pagina, massimo due con spazi ben suddivisi
Attenzione a cadere nell’ansia da prestazione. Allungare il brodo se non si hanno esperienze passate, non serve. Non stai vendendo ma proponendo delle qualità. Usa bene gli spazi per i dati anagrafici e la formazione. Diplomi e laurea corredati di dati e descrizioni riguardo i temi affrontati dal ciclo di studi. Si parte dall’ultimo titolo conseguito poiché è al novanta per cento quello che interessa di più.
Un box a parte per le lingue straniere da valorizzare con esperienze all’estero se ci sono state. Segnalare certificazioni ottenute è molto utile.
- Senza esperienza lavorativa diventa importante l’abilità
Le abilità professionali non è detto che derivino per forza dall’aver passato del tempo in un’azienda. Delle lingue già si è detto, lo stesso discorso va fatto per le competenze informatiche. Si parte dal pacchetto di Office per poi descrivere eventuali applicativi che si è capaci di padroneggiare. Se si gestisce un canale YouTube, o un sito internet proprio, vale la pena inserirlo in maniera professionale.
- Il tempo libero dimostra le passioni
Avere la passione dello sport, per la musica, le collezioni, la fotografia sono abilità che si sono sviluppate in ambiti paralleli al lavoro. In ogni caso vengono valutati bene poiché indicano una personalità vivace ed abituata agli obiettivi. In più attraverso questi particolari si riesce a personalizzare la propria candidatura.
- La lettera di presentazione
E’ la mossa più corretta, come già detto per arrivare ad impressionare il selezionatore. Nella lettera di presentazione si deve utilizzare un linguaggio autoreferenziale da cui traspare la propria motivazione. E’ un atteggiamento adulto che fa apparire il candidato, più responsabile.
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