I giudici della Cassazione hanno confermato la condanna a 8 anni di reclusione per Vito Lauria, cinquantacinquenne, tecnico informatico, massone, figlio del boss Giovanni “u prufissuri”. Il ricorso straordinario è stato rigettato.
Già a luglio dello scorso anno, la Corte di Cassazione aveva respinto un primo ricorso del licatese. Ma Lauria, tramite gli avvocati Luigi Ciotta e Francesco Bertorotta, ha proposto un ricorso straordinario sostenendo l’omessa valutazione, da parte dei giudici, di un’intercettazione e di due frasi erroneamente attribuite, secondo quanto sostenuto dalla difesa, al condannato.
Vito Lauria era finito a processo nell’ambito delle inchieste gemelle “Halycon” e “Assedio” che hanno disarticolato un intreccio fra mafia, politica e massoneria deviata. Il blitz è scattato fra il luglio e l’agosto del 2019.