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Home » Rifiuti » Confcommercio, Picarella: Tassa dei rifiuti sempre più cara frena lo sviluppo delle imprese

Confcommercio, Picarella: Tassa dei rifiuti sempre più cara frena lo sviluppo delle imprese

Redazione Di Nota Stampa
11 Settembre 2019
in Rifiuti, note ufficiali
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Secondo l’Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio, aumenti dovuti a inefficienze di gestione dei Comuni. Bar, Ristoranti, fruttivendoli le categorie merceologiche più tassate

TASSA RIFIUTI SEMPRE PIU’ CARA FRENA LO SVILUPPO DELLE IMPRESE

La tassa rifiuti TARI continua a rappresentare un peso insostenibile e spesso ingiustificato, se si considerano le iniquità che la caratterizzano per le imprese del nostro territorio.

Dallo studio dei dati raccolti dal portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it viene confermata la continua crescita della tassa sui rifiuti, nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti stessi.

Inoltre viene evidenziato il divario tra medesime categorie economiche, sempre a parità di condizioni e nella stessa provincia. In particolare si evidenzia come le categorie bar ristoranti, fruttivendoli, autofficine siano quelle più sofferenti.

Dall’elaborazione dei dati risulta evidente come la spesa pro capite della nostra città sia la più alta di tutti gli altri capoluoghi siciliani con oltre 260 euro. Dati preoccupanti considerato che il 2018 avrebbe dovuto rappresentare una svolta.

“Il rapporto della Confederazione rappresenta la necessità di avvio di una profonda revisione del servizio che allo stato attuale risulta essere assolutamente scadente in termini di ritorno all’utenza – dichiara Francesco Picarella Presidente Confcommercio – Considerata la conformazione urbanistica suddivisa in frazioni, ragionare su un sistema misto di raccolta e non più solo ed esclusivamente porta a porta, favorirebbe la diminuzione del costo a totale vantaggio della tariffa quindi a favore dei cittadini. Inoltre servono azioni concrete affinché venga limitata la libertà fino ad ora concessa, di poter determinare il costo dei piani finanziari, includendo voci di costo improprie, come ad esempio quello del personale in forza all’ufficio tecnico”.

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