Dopo la pesante sconfitta contro Imola, in cui Agrigento ha subito un netto 87-65 al PalaMoncada, il coach Daniele Quilici ha tenuto una conferenza stampa in cui ha chiesto scusa ai tifosi e analizzato la prestazione della squadra. “C’è soltanto da chiedere scusa”, ha esordito Quilici, evidenziando come la squadra non abbia messo in campo la giusta intensità in attacco.
Il coach ha proseguito, ammettendo che l’atteggiamento di alcuni giocatori, che hanno pensato di risolvere la partita da soli, ha contribuito a generare lo svantaggio, consentendo a Imola di gestire il match con serenità. Quilici ha anche spiegato la situazione di Morici, che ha avuto un problema prima della partita e, nonostante la necessità di giocare insieme, non è stato rischiato.
“Non aveva senso forzarlo. La partita si è messa male e avremmo dovuto essere più intelligenti”, ha dichiarato. Riguardo al calo di rendimento della squadra tra il primo e il secondo quarto, ha affermato che non è stato solo un problema fisico, ma anche psicologico. “Questa squadra ha ancora grandi difetti di personalità; quando segniamo, prendiamo fiducia, quando sbagliamo, la perdiamo. Questo è il lavoro che dobbiamo fare in palestra”, ha aggiunto.
Quilici ha riconosciuto che, nonostante i difetti mostrati, la squadra aveva costruito delle buone azioni nel primo quarto, ma ha sottolineato che questo non giustifica l’atteggiamento scarso dimostrato dal secondo quarto in poi.
In vista della prossima trasferta a Faenza, il coach ha affermato che si ripartirà cercando di seppellire questa partita, con l’obiettivo di trovare una faccia migliore da presentare in campo. “È stato un giorno storto e questo è un passo indietro che non possiamo permetterci, soprattutto dopo un discreto momento di forma. Dobbiamo rimanere uniti e lavorare per migliorare”, ha concluso Quilici.
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