Dopo le numerose segnalazioni ricevute tramite e-mail, l’assessore comunale di Agrigento alle Attività produttive e alla Polizia locale, Carmelo Cantone, interviene nel merito del Circo Orfei allestito al Villaggio Mosè, in viale Cannatello. “Premesso che il Comune di Agrigento ha un’area già predisposta da anni per lo svolgimento degli spettacoli viaggianti nella frazione di Villaseta, a debita distanza da tutte le abitazioni- dice Cantone- il Circo Orfei di Martini Daris Leone non ha presentato alcuna SCIA di autorizzazione suolo pubblico all’Amministrazione. Il Circo insiste, infatti, su area privata a seguito di comodato d’uso con il proprietario dell’area. Si precisa che le attività circensi sono normate dalla Legge 337 del 18/03/1968. Trattasi quindi di suolo privato, dato in comodato d’uso e di attività temporanea.
Tutte le norme igienico sanitarie- spiega ancora l’assessore Cantone-compreso il controllo degli animali, è di competenza dell’Azienda sanitaria, che per il benessere degli animali effettuerà da subito i controlli. In caso di mancato rispetto delle norme, l’Azienda sanitaria proporrà al Sindaco di emettere ordinanza in merito. Il Comune ha già rilasciato l’Autorizzazione acustica, avendo riscontrato la documentazione conforme alla normativa. Nel caso in cui si dovessero verificare disturbi alla quiete pubblica, la verifica sarà effettuata dall’Arpa”. Nei giorni scorsi, i residenti della zona avevano espresso preoccupazioni sia per l’idoneità del terreno su cui è stato eretto il circo, sia gli effetti collaterali igienico-sanitari e di congestione del traffico che potrebbero derivarne. Il movimento liberi e solidali aveva chiesto chiarimenti all’assessore competente, Cantone appunto.
Nonostante sia un’area privata, la preoccupazione di molti è che il circo possa avere un impatto sulle attività e conseguenze dirette sulla comunità circostante. Ed ecco cosa ne pensano i residenti: “Adottando un atteggiamento da Ponzio Pilato, il Comune di Agrigento in persona del competente assessore si è sostanzialmente tirato fuori dal problema posto dai cittadini del viale Cannatello, ignorandone in tal modo le richieste- si legge in una nota del portavoce, l’avvocato Marco Giglio-.
Il comunicato stampa denota da un lato una scarsa conoscenza delle normative vigenti e dall’altro un ancor più scarsa sensibilità rispetto alle istanze dei propri cittadini.
Risponde a verità che il circo è stato montato su un terreno privato ma è altrettanto vero che l’installazione in area privata, al pari di quella in area pubblica, deve rispettare tutte le norme vigenti.
L’area deeve essere almeno minimamente attrezzata (acqua, scarichi ecc) per essere utilizzata a tal fine. Spetta al sindaco accertare la presenza di tutte le autorizzazioni e nulla osta necessari. Tutto ciò ai sensi del TULPS e della L. 337/1968.
Nessun controllo , invece, è stato compiuto e, dalla lettura del comunicato stampa diffuso dal Comune in data odierna, emerge che non risulta essere stata concessa alcuna autorizzazione né dell’ASP, né della Prefettura né dal comando dei Vigili del fuoco.
Peraltro, il terreno su cui insiste la struttura non possiede la destinazione d’uso necessaria. Pertanto l’installazione appare del tutto abusiva.
Nessuna valutazione è stata, quindi, compiuta dal punto di vista igienico-sanitario ed urbanistico. Nessuna verifica è stata demandata ai vigili del fuoco per quanto di loro competenza.
Lo spettacolo circense, inoltre, utilizza anche animali considerati pericolosi in relazione ai quali la legge 150/1992 prevede un iter autorizzativo particolarmente rigoroso attraverso il rilascio di un apposito nulla osta da parte del veterinario competente presso la ASL e della Prefettura. Non è stato nemmeno valutato l’impatto sul traffico già fortemente congestionato nel periodo estivo.
In definitiva il Comune non ha svolto alcuna delle attività richieste ed ha disatteso le legittime istanze della popolazione.”
L’Assessore dovrebbe riconoscere l’importanza di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e intervenire per garantire la tutela e il benessere di tutti.