Il pubblico ministero Salvatore Vella ha chiesto dieci anni di reclusione per il favarese Giuseppe Fanara, 28 anni, di Favara, accusato di avere sparato contro un bracciante agricolo nigeriano e di averne picchiato un altro con una spranga per un banale contrasto legato al pagamento di un lavoro. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia.
I difensori, gli avvocati Antonino Gaziano e Salvatore Tirinnocchi, hanno chiesto il rito alternativo alla condizione di produrre agli atti del fascicolo una nuova prova, vale a dire la perizia del Reparto di investigazione scientifica dell’ Arma dei carabinieri. Probabile, quindi, che si voglia provare a dimostrare che i colpi non sono stati esplosi con l’intenzione di uccidere.
Fanara, al quale nelle scorse settimane i giudici della seconda sezione penale hanno concesso i domiciliari, è stato arrestato il 26 maggio con le accuse di tentato omicidio, lesioni aggravate, detenzione e porto illegale in luogo aperto al pubblico di una pistola. Si è sempre difeso sostenendo di essere intervenuto, sparando solo per difendere il padre da un’aggressione ma senza alcuna intenzione di uccidere.