“Mentre il mondo si prepara alla riapertura la valle dei templi rischia di restare chiusa per l’intera estate”. La denuncia è della CGIL di Agrigento, con le sue strutture di settore FILCAMS e Funzione Pubblica, in questi giorni. I rappresentanti sindacali hanno incontrato il Direttore dell’Ente parco, Roberto Sciarratta, rappresentando le difficoltà relative ai servizi gestiti in modo diretto e in appalto, ritenendo necessario ed urgente un confronto con le amministrazioni Comunali e Regionali. “Negli anni scorsi ci sono stati problemi economici per l’apertura della Valle dei Templi nei giorni festivi e domenicali. La nostra provincia – dichiarano i segretari generali delle due strutture Salvina Mangione e Vincenzo Iacono – non può permettersi si trovarsi impreparata per cui serve una mobilitazione di tutti i soggetti attivi del settore e dei centri decisionali competenti.
Consapevoli che la “Valle dei Templi” è il sito calamitante il turismo nazionale e internazionale. Il fatto è che il Parco Archeologico ed i siti decentrati sempre rientranti nella gestione dall’Ente Parco, fulcro dell’interesse turistico mondiale, a pochi giorni dalla presumibile riapertura rischiano di trovarsi impantanati nei meandri della burocrazia. Un pericolo che bisogna evitare se si vuole competere con gli altri siti turistici siciliani, per cui hanno sottolineato l’essenzialità della riapertura in sicurezza e nella piena fruizione delle bellezze artistiche e monumentali del parco, con la dovuta attenzione alla salvaguardia occupazionale del personale dei servizi in appalto ed una doverosa concertazione per i lavoratori di impiego diretto, nonché per una dovuta esposizione di immagine.”
Il segretario generale Alfonso Buscemi aggiunge: “L’apertura serale e domenicale, l’attivazione dei parcheggi, dei servizi di biglietteria, la programmazione di eventi culturali e artistici sono le condizioni utili alla stagione ma è indispensabile per questo obiettivo che si risolvano i conflitti giuridici, sino ad ora vissuti in regime di straordinarietà, nonché quelli legati ai contratti in appalto scaduti. Il tempo passa mettendo a rischio la stagione.”