Sciacca, inaugurata la mostra “Al tornio e a mano”: dialogo contemporaneo tra le ceramiche di Burgio e Sciacca
SCIACCA – È stata inaugurata ieri pomeriggio, alla presenza di un folto pubblico, la mostra di maioliche “Al tornio e a mano, forme della ceramica contemporanea tra Burgio e Sciacca”, allestita negli spazi del Complesso Monumentale T. Fazello.
L’esposizione è curata da Vito Ferrantelli, Sergio Intorre, Maria Reginella, Tony Russo e Francesco Volpe, ed è organizzata dall’Associazione Culturale Pro Muceb – Museo della Ceramica di Burgio, dal Comune di Sciacca e dal Parco Archeologico di Agrigento.
Nelle sale del museo, che ospitano anche la statua bronzea fenicia del Melqart, sono esposte 60 opere realizzate da artisti e ceramisti di Burgio e Sciacca, due delle realtà ceramiche più rappresentative della provincia di Agrigento. Entrambi i centri vantano il riconoscimento ministeriale di Comune di affermata tradizione ceramica, ai sensi della legge 188/90, e fanno parte dell’Associazione Italiana delle Città della Ceramica, con sede a Faenza.
La mostra racconta l’evoluzione della ceramica contemporanea siciliana, mettendo in luce come Burgio e Sciacca abbiano saputo coniugare artigianato tradizionale e nuove tendenze artistiche. Le opere in esposizione testimoniano una ricerca costante tra sperimentazione, innovazione e rispetto delle tecniche antiche, reinterpretate in chiave moderna.
Il percorso espositivo si presenta come un viaggio suggestivo tra manufatti prevalentemente ornamentali, caratterizzati dalla brillantezza degli smalti, dalla ricchezza cromatica e dalla cura delle forme, realizzate al tornio e a colombino, con una particolare attenzione alla decorazione, frutto di studio e ricerca.
Il dialogo tra forme tradizionali – come anfore, albarelli e piatti – e linguaggi contemporanei, tra cui sculture e pittura astratta, è ulteriormente arricchito da alcune opere realizzate con l’ausilio delle nuove tecnologie, come la stampante 3D, progettate e prodotte dagli studenti del Liceo Artistico G. Bonachia.
La mostra resterà aperta fino al 21 gennaio 2026.
Orari di visita: tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30; la domenica dalle 9 alle 13.
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