Cattedrale di Agrigento: Il Contatore continua a scandire la vergogna
di Eugenio Cairone
Don Giuseppe Pontillo non le manda certo a dire e va dritto al problema ed il problema ad Agrigento, dal 25 febbraio del 2011, è la Cattedrale di San Gerlando o meglio la triste storia che la riguarda.
“La frana più pericolosa della Sicilia è la politica” avrebbe detto il giovane sacerdote, parroco di San Gerlando.
Una frase ripresa ma non con il rilievo che essa meritava.
Già la politica: una vergogna, uno scandalo.
Come non essere d’accordo con don Giuseppe.
“La Cattedrale – ebbe a dire Giovanni Paolo II a Reggio Emilia – è un Monumento d’arte ed è un grande simbolo di vita”.
Per la nostra Cattedrale, che il compianto Papa ha visto durante la sua visita ad Agrigento, chissà quale giudizio avrebbe dato oggi dopo sei anni di assoluto abbandono dell’edificio il quale, stando alla protezione civile provinciale, ha subito l’ennesimo cedimento.
Un declino continuo che lascia del tutto indifferenti coloro che a vario titolo avrebbero dovuto realizzare il necessario per fermare la frana.
Invece non sono stati capaci di muovere un dito a favore di un gioiello che non può perdersi cosi a cuor leggero tra indifferenza e incapacità, lassismo e apatia delle Istituzioni.
Il contatore ideato dall’Arcidiocesi per scandire il tempo che passa è lì.
Chissà che non ci si vergogni davvero.
Eugenio Cairone
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