Catalani: andiamo in Toscana per vincere
Agrigento spreca il primo match point e la serie torna in Toscana dove mercoledì alle 19 si deciderà chi tra Fortitudo e Chiusi conquisterà la promozione in A2. In gara 4 al PalaMoncada, i tifosi hanno osservato a lungo il trofeo messo in palio dalla Lega per la formazione che vince il campionato. La coppa però, al termine di una sfida tiratissima, è stata rimessa dentro uno scatolone e spedita al PalaPania della cittadina senese. E’ qui che si deciderà tutto, dopo 4 battaglie in cui nessuna delle due squadre, ha mai mollato di un centimetro. A dire il vero Agrigento ha la consapevolezza che in Toscana ha già vinto gara uno (56-60), ma perso anche malamente gara 2 (83-49). Ad Agrigento la Fortitudo si è imposta in gara 3 (76-64) ma è crollata in gara 4 57-69. Chiusi ha scavato il solco nella prima parte di gara, fino al + 19 (40-21) alla pausa. Al rientro il doppio tecnico a Carenza, espulso, avrebbe potuto cambiare l’inerzia della gara. La squadra di Catalani ha ricucito fino al – 6 (43-57) a metà dell’ultimo periodo. Ma è il dato delle seconde palle a spostare ancora l’equilibrio della partita, troppi rimbalzi persi sia in attacco ma soprattuto in difesa. Agrigento non riesce a trovare tiri aperti, soffre sia dall’arco che sotto la plancia. Chiusi si conferma avversario assai ostico, Al PalaMoncada che ha spinto da vero sesto uomo, aleggia il fantasma della finale persa con Torino. I tifosi fanno salire i decibel, ma Chiusi tiene duro e la porta a casa. Ora la serie si deciderà in Toscana.
Dobbiamo ripartire dalla seconda parte di partita – commenta coach Michele Catalani – in cui abbiamo tirato fuori più intensità ed abbiamo tirato con maggiore qualità. Al coach della Moncada non è sfuggito il dato delle seconde palle, sia in attacco che in difesa Chiusi arrivava sempre prima ai rimbalzi. “Anche se sulle seconde palle – dice – hanno segnato solo 15 punti, devo dire che dovevamo fare più attenzione, ma è vero anche che abbiamo pagato delle percentuali al tiro troppo basse, in una partita in cui non siamo mai riusciti ad arrivare nella loro area in modo deciso. La serie – conclude Catalani – rimane aperta, adesso recuperiamo energie mentali e fisiche per andare a giocare in Toscana la migliore partita possibile e con la consapevolezza che già una volta siamo riusciti a vincere”.
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