Non di rado, sia in ambito pubblico sia in ambito privato, alcuni edifici presentano numerose barriere architettoniche che impediscono la fruibilità degli spazi a persone aventi limitate capacità motorie. In questi casi, l’unica soluzione è eliminarle del tutto e agevolare gli spostamenti anche a chi è soggetto a limitazioni di movimento.
Per poter eliminare le barriere architettoniche, è possibile intraprendere due differenti percorsi: progettare con estrema perizia spazi e ambienti all’interno di un edificio o utilizzare gli importanti mezzi tecnologici a disposizione, come per esempio ascensori e montacarichi.
Ad ogni modo, fin dal principio, risulta fondamentale pensare ogni spazio con le giuste dimensioni, senza trascurare le eventuali manovre relative alle sedie e rotelle, che necessitano di percorsi perfettamente segnalati e pendenze mai esagerate.
La segnaletica deve poi poter essere comprensibile anche a non udenti e non vedenti e, ricorrere pertanto a segnali in grado di poter essere fruibili a persone di ogni condizione. Fare interventi di questo genere necessita di accurata progettazione e di un’architettura consapevole, grazie al quale far sorgere edifici oltre che confortevoli, adatti a tutti.
Usi delle tecnologie: ascensori, montascale e non solo
Qualora non fosse possibile effettuare delle modifiche strutturali all’edificio, l’unica opzione rimanente è quella di installare elementi tecnologici, come ascensori o montascale, acquistabili ormai a prezzi molto interessanti.
Necessario però, nel caso di desiderasse procedere in tal senso, è conoscere ogni dettaglio relativo alle normative e ai permessi. Stando a quanto riferito dal DM del 2 marzo 2018, l’installazione di tali impianti rientra negli interventi realizzabili senza titoli abilitativi. Il Glossario unico per l’edilizia libera elenca dunque tra gli interventi di questo genere anche l’installazione, la sostituzione, la riparazione, il rinnovamento e la messa a norma di ogni dispositivo aventi le suddette caratteristiche, a patto che l’intervento non causi modifiche alla struttura portante dell’immobile.
In rari casi, qualora l’installazione dovesse avvenire in un’area esterna dell’edificio posta al di fuori del territorio pertinenziale non visibile da spazi pubblici, potrebbe essere necessario richiedere uno speciale permesso: l’autorizzazione paesaggistica. Tale situazione si potrebbe verificare anche nel caso in cui ci fosse necessita di realizzare una rampa esterna il cui dislivello risulti maggiore di 60 cm.
Agevolazioni fiscali
In virtù dell’incisività che ostacoli come le barriere architettoniche presentano nella vita di molti, il governo permette di usufruire di alcune importanti agevolazioni a sostegno di chiunque decida di svolgere interventi necessari ad assicurare una corretta accessibilità a tutto l’immobile.
A tal proposito, anche in questo caso è possibile scegliere tra due differenti opzioni. La prima prevede la richiesta di un contributo a fondo perduto da avanzare presso il proprio comune di residenza. La seconda invece consente di usufruire delle detrazioni fiscali, corrispondenti al 50% del costo, previste per ogni lavoro di riqualificazione edilizia e quindi inclusivo anche degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.
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