“Carola è una donna libera, può fare ciò che vuole”. Cos’ avvocato di Carola Rackete, Alessandro Gamberini al termine dell’interrogatorio in procura ad Agrigento. Carola è serena, sorridente. Si presenta davanti alle telecamere in modo semplice, con il sorriso sulle labbra ed il tono di voce sicuro di sé. A chi chiede cosa pensa di Salvini, risponde: Nulla.
E’ durato poco meno di quattro ore l’interrogatorio di Carola Rackete al tribunale di Agrigento, dove è stata sentita stamane dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e dai sostituti Alessandra Russo e Cecilia Baravelli nell’ambito del primo procedimento a suo carico, quello che ipotizza il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la disobbedienza a nave da guerra.
La capitana tedesca, assistita dagli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini era arrivata attorno alle 9,45 al tribunale di Agrigento per l’udienza del primo procedimento a suo carico, quello che ipotizza il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la disobbedienza a nave da guerra. La capitana tedesca è arrivata a piedi insieme ai suoi avvocati.
“Sono stata molto contenta di avere avuto l’opportunità di spiegare tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno – ha detto la Rackete all’uscita dalla Procura -. Spero che la Commissione europea dopo l’elezione del nuovo Parlamento faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili”, ha aggiunto. Qualcuno le ha chiesto cosa pensasse di Salvini. “Niente”, la risposta della 31enne tedesca.
“Carola non è più capitana della Sea Watch, c’è stato un cambio di equipaggio”, ha spiegato il legale Alessandro Gamberini. “Nella sua vita non ha fatto solo la capitana ma tanto altro. Farà quel che crede”, ha aggiunto. E ha sottolineato: “Carola è libera, non è stato convalidato alcun arresto. Se vuole tornare in Germania…”. Sull’interrogatorio: “E’ stato semplice. Si è trattato di un salvataggio in mare fatto con tutti i crismi di regolarità e di esigenze drammatiche. Per noi è una vicenda chiara, è giusto che ci sia un’indagine. Ma montare strane idee sul salvataggio della Sea Watch è fuori dal mondo”.
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