La candidata del Movimento 5Stelle ha stilato un programma coinvolgendo i cittadini attraverso uno strumento informatico dove hanno inserito le loro idee.
Marcella Carlisi, insegnante, per cinque anni consigliera comunale d’opposizione al comune di Agrigento nelle fila del Movimento Cinque Stelle, è il candidato sindaco pentastellato.
Il movimento, dopo un percorso un po’ travagliato per la definizione della lista ha quindi trovato nella figura di Marcella la chiusura del cerchio. Umiltà, studio e spirito di servizio sono i principi che secondo lei dovrebbero guidare le scelte di un buon amministratore. La trasparenza alla base di un programma presentato non in pillole ma “a muddichi”.
“Un programma partecipato – spiega la candidata – ovvero, scritto dalle persone e per le persone. Alla sua stesura hanno partecipato i cittadini che attraverso uno strumento informatico hanno potuto inserire le loro idee”.
La colonna sonora della candidata pentastellata è “La Libertà” una canzone del 1972 scritta da Giorgio Gaber.
Un brano che piace molto alla Carlisi perchè parla di un concetto nuovo di democrazia diretta, un’idea nata in seno ad alcune comunità sperimentali nate verso la fine degli anni ‘60, dove si era tentato di mettere in pratica un nuovo modello di società basata sulla partecipazione della gente alla vita politica della comunità che è un pò il modello di base del Movimento 5 Stelle.
Considerata l’assenza del PD, che ad Agrigento non ha presentato nessuna lista, il M5S, ha deciso di correre da solo. Dopo alcuni mesi di consultazioni, ed alcuni nomi venuti fuori, alla fine i 5 Stelle hanno investito la Carlisi del doppio ruolo di candidato sindaco e consigliere comunale.
A chi si chiede perchè la scelta di scendere in capo in prima persona, la Carlisi risponde così:
“I miei principi sono libertà è partecipazione e l’idea di spendermi per gli altri mi fa sentire veramente libera”.
Carlisi da sindaco non rinuncerà all’indennità, così come la sua giunta. In più pensa all’assunzione di collaboratori esterni, tecnici ed esperti che possano offrire consulenze specifiche. “Un lavoro ben fatto – dice la Carlisi – va sicuramente pagato. Possiamo anche valutare il lavoro su obiettivi come si fa per i dirigenti ma l’importante è che ci sia una politica efficiente”. Rispetto alla questione rifiuti, la Carlisi si riserva di prendere per sé la delega. “E’ una materia che conosco bene ed ho avuto modo di studiare, vorrei, ad esempio, che finalmente si facesse un corretto uso dei microchip presenti sui mastelli , strumento utile per studiare il comportamento dei cittadini e quindi razionalizzare i servizi”.
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