Il dibattito su Agrigento, designata Capitale Italiana della Cultura 2025, si intensifica in mezzo a questioni finanziarie e infrastrutturali. Mentre i sindacati esprimono preoccupazione per il taglio dei finanziamenti, l’Ordine degli architetti promuove attivamente la realizzazione dell’aeroporto.
I segretari provinciali di Cgil e Uil, Alfonso Buscemi e Gero Acquisto, insieme a don Mario Sorce dell’ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi, uniti alla Cisl nel Cartello Sociale, denunciano una riduzione drastica dei fondi. Passare da 10 a 5 milioni di euro, secondo loro, “rappresenta un grave errore che limita le potenzialità della città nell’anno di massima visibilità internazionale”. Chiedono un ripensamento dell’assessore all’Economia e del presidente Schifani, sperando in un finanziamento più consistente per programmare eventi significativi che possano valorizzare il territorio.
Il Cartello Sociale sottolinea che “la costruzione del ponte sullo Stretto non può sostituire la necessità di infrastrutture interne cruciali per migliorare la mobilità nel territorio”.
Dall’altra parte, l’Ordine degli architetti si concentra sui 120 mila euro stanziati per l’aeroporto Valle dei Templi dal Libero Consorzio comunale. Il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola, sottolinea l’importanza di completare la prima fase entro i primi 100 giorni del 2024 e la necessità di abbandonare le dispute politiche per seguire una tabella di marcia concreta che porti allo sviluppo concreto dell’aeroporto. Le risorse finanziate dagli enti locali servirebbero per uno studio sulla sostenibilità economica e gestionale dell’aeroporto, un passo preliminare per inserire lo scalo nei piani nazionali.
La speranza è che questo impegno concreto porti l’aeroporto agrigentino a essere parte della programmazione nazionale entro i primi 100 giorni del 2024, aprendo così nuovi orizzonti per la città e il suo territorio.
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