Cannabis legale: come riconoscere un prodotto di qualità
Anche per i consumatori più esperti può divenire difficile riuscire ad identificare cannabis di qualità. Tuttavia ci sono alcune piccole dritte che si possono seguire per accertarsi di aver acquistato prodotti pregiati.
Basta, infatti, effettuare acquisti online, affidandosi a siti specializzati, che offrono garanzie a partire dall’etichetta dell’infiorescenza scelta, dove dovrà essere indicata provenienza, data di produzione e così via. È fondamentale, altresì, che il rivenditore abbia delle ottime referenze in rete, in modo da poter star tranquilli. E lo stesso portale deve esser in grado di garantire una vendita di prodotti di livello, tenendo conto del tipo di coltivazione, della luogo di produzione e della giusta maturazione dell’infiorescenza.
Una volta che avrete ricevuto a casa il vostro ordine di cannabis light, potrete anche compiere dei semplici ma specifici test per verificare di persona che la merce arrivata sia a tutti gli effetti di buona fattura: sarà sufficiente seguire il proprio naso e porre l’attenzione su alcuni aspetti visivi della pianta.
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L’aroma si deve sentire, eccome!
Solitamente, una cannabis light pregiata si contraddistingue per aromi intensi e che si possono percepire anche a distanza non propriamente ravvicinata. Il profumo varia da tipologia a tipologia: ci sono tipi di marijuana che detengono un odore più fruttato, altri più aromatico ed altri ancora si caratterizzano per fragranze addirittura più floreali. Ma a prescindere da questo, un criterio di valutazione di una buona cannabis si basa proprio sulla forte ed indiscutibile presenza di un odore. È necessario, quindi, diffidare di piante che non detengono un profumo ben definito (o che, peggio, non ce l’abbiano affatto).
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Tocca la pianta per capire se è umida o secca
Hai appena acquistato della cannabis. Ora è necessario usare un tuo senso importante: il tatto. Testare la pianta e toccarla ti permetterà di capire quanto davvero questa è di ottima qualità. Sostanzialmente una cannabis light pregiata non deve essere né umida, né secca. Il primo caso, infatti, è segno che la pianta non ha subito un processo di essiccazione in modo corretto. E questo comporta un aumento delle probabilità che si sviluppi della muffa, visibile anche agli occhi meno esperti. Per quanto concerne, invece, la cannabis secca, le foglie tendono a sbriciolarsi anche con un tocco leggero della mano, rendendo quindi difficile l’uso. Una buona marijuana light deve essere umida ma non troppo e non deve sbriciolarsi eccessivamente o frequentemente.
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Osserva foglie, pistilli e cristalli
Capire se la cannabis che abbiamo acquistato è di qualità o meno è molto semplice: sovente basta semplicemente osservarne la composizione per giungere ad una conclusione corretta. In questo caso vanno osservati tre elementi importanti: foglie, pistilli e cristalli. Per quanto riguarda le prime, una buona pianta deve possedere tante foglie, ma non troppe. Solitamente la presenza di queste ha a che fare con la coltivazione della cannabis, che può essere indoor o outdoor. Tuttavia, una buona marijuana è sì, ricca di foglie ma non in modo eccessivo.
Per quanto riguarda i pistilli, di contro, si parla invece di un’osservazione del colore. Un pistillo bianco è sinonimo magari non di scarsa qualità, ma comunque di un tempo prematuro di raccolta. Un pistillo dal colore più vivo è, viceversa, indice di una buona coltivazione e di una maturazione della cima più in linea con le tempistiche. Solitamente un pistillo detiene un colore rosso vivo, rosa o viola: tutto dipende dalla tipologia di cannabis.
In ultimo vi sono i cristalli, parte fondamentale della marijuana light. Questi non sono altro che i tricomi, delle sottili escrescenze tipiche delle piante che si presentano, giustappunto, con la forma di cristalli bianchi.
Solitamente per osservarne la loro presenza al meglio è bene utilizzare un dispositivo di ingrandimento, per una visuale migliore. Va ricordato che una cannabis pregiata è sempre ricoperta di cristalli, meglio se intatti.
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