Ancora una settimana di tempo per sciogliere i nodi legati al futuro del Canicattì calcio. Entro lunedì prossimo 3 giugno, infatti, dovrà farsi avanti qualche imprenditore, oppure una cordata, disposta a rilevare le quote della società e proseguire il progetto sportivo con l’iscrizione al campionato di serie D. La dirigenza ha dato questo come termine ultimo, dopodichè valuterà il da farsi. Se non si farà avanti nessuno la squadra non sarà iscritta al prossimo torneo interregionale. O, in estrema ratio, il titolo potrebbe finire a Gela.
La dirigenza ha gettato la spugna perché non si intravede nessuno spiraglio per la ristrutturazione dello stadio “Carlotta Bordonaro”. Il caso è diventato “politico” ed ha messo i tifosi e la dirigenza contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Corbo. L’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Muratore spiega: “ Il progetto è pronto, era stato trasmesso alla Regione Siciliana a seguito della visita del deputato regionale Carmelo Pace, in Comune. E c’era pure la dirigenza. È un appalto con una spesa di 3 milioni di euro. La nostra situazione tecnico – economico è conosciuta, l’abbiamo più volte detto anche alla dirigenza.
L’Ente non può accedere al credito sportivo in assenza di bilancio. I bandi sono cofinanziati con quote comunali. Abbiamo anche valutato la cessione della struttura e trovato la modalità di consegna. Attendevamo progetto e programma finanziario con relativo piano di ammortamento. Ma anche la dirigenza ha verificato la notevole spesa”. Ed ha deciso di mollare il progetto sportivo.