LICATA. Il Licata “stende” il Paternò al Dino Liotta e si porta ad un punto dalla vetta. E’ bastata la rete al 70’ di Marco Civilleri, la prima dell’attaccante palermitano con la maglia gialloblù.
La chiave tattica della partita sta nella scelta dell’allenatore, Giovanni Campanella, di puntare su un centrocampo dinamico dando responsabilità a Totò Treppiedi, che ha iniziato a giocare da poco col Licata e che ha dimostrato il campo il suo valore e la sua bravura.
Ma Campanella non ha disdegnato anche l’aspetto agonistico: “Ho spiegato ai ragazzi – ha detto a fine partita – che tra le due società c’è una sana rivalità calcistica. Sono comunque contento per la rete di Marco Civilleri, che arriva nel momento giusto”.
La partita non si stava mettendo bene per i padroni di casa, che nei primi minuti hanno avuto la possibilità di sbloccare il risultato, ma Cannavò ha sbagliato un rigore, con una diagonale che si è spenta a pochi millimetri dal palo.
“Il rigore sbagliato – ha aggiunto mister Campanella – vi aveva messi in apprensione. Ma i ragazzi hanno saputo mantenere la giusta calma. Dopo la rete c’è stata la reazione forte e dinamica del Paternò, com’è normale che sia, ma alla fine posso dire che abbiamo meritato di vincere e non abbiamo rubato nulla”.
In evidenza Mazzamuto che ha fatto una partita strepitosa e Napolitano, subentrato nei minuti finali che per ben due volte è andato vicinissimo al raddoppio.
“Chi viene scelto come titolare e chi entra in campo per sostituire un compagno – chiosa l’allenatore catanese – deve fare la sua parte. Se Napolitano dimostra di impegnarsi può meritarsi la maglia da titolare. Anche Catalano ha fatto una buona gara”.
Adesso la serie D si ferma: “Pazienza – conclude Giovani Campanella – dispiace perché eravamo in una fase di crescita. Prima di tutto viene la salute, se è stato deciso di fermare il torneo per un mese dovremmo stare tutti ai box. Non si parli di far recuperare quelle partite non disputate mentre gli altri sono fermi”.
“Stavamo prendendo condizione – ha concluso il capitano Totò Maltese – speriamo almeno che ci venga consentito di allenarci in gruppo”.