In Sicilia, alla data di sabato 27 febbraio, sono state somministrate complessivamente 320.857 dosi di vaccino anticovid, sulle 469.325 consegnate, circa il 69 per cento del totale. Di queste, 180.559 sono andate a operatori sanitari e socio-sanitari, 69.959 al personale non sanitario, che opera però negli ospedali, 20.892 ad anziani ospiti di Rsa, e case di riposo, 28.124 a ultraottantenni, 14.497 a rappresentanti delle forze dell’ordine, e 6.826 al personale scolastico. Le province più avanti sono Agrigento e Caltanissetta, bene anche Trapani e Ragusa.
Nell’ultimo fine settimana si è entrati a regime con 12mila vaccinazioni al giorno, che hanno consegnato all’Isola il secondo posto in Italia, per numero di dosi giornaliere. Torna però il problema delle forniture: le 18.500 fiale promesse da Moderna per febbraio non sono ancora arrivate, AstraZeneca ha annunciato un taglio del 50 per cento, mentre Pfizer conferma le commesse di marzo, circa 200mila dosi. Nella campagna vaccinale una definitiva svolta potrebbe arrivare con l’autorizzazione al quarto vaccino, quello di Johnson&Johnson. In questo caso alla Sicilia andrebbero oltre due milioni di dosi dalla seconda metà di marzo in poi.
Al momento, comunque, è lontano l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge, coprendo almeno 3,5 milioni di siciliani, entro la fine dell’estate. “Non so se si possa fare — dice l’assessore alla Salute Ruggero Razza — quel che è certo è che chiuderemmo la vaccinazione per gli over 80 accorciando i tempi di almeno il 30 per cento”.