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Home » Cronaca » Calogero Mannino ricorda il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga

Calogero Mannino ricorda il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga

Giacomo Palermo Di Giacomo Palermo
18 Agosto 2024
in Cronaca, Eccellenze Siciliane, Politica
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Avvocato Calogero Mannino (ritratto realizzato da Giacomo Palermo)

Nel 14° anno dalla scomparsa del Presidente della Repubblica Italiana ed eccellente Statista Francesco Cossiga l’avvocato e politico italiano, più volte ministro della Repubblica Italiana, Calogero Mannino ne ricorda la figura e il carattere nel suo esercizio di uomo chiave della Prima Repubblica.

Queste di seguito le parole dell’avvocato Calogero Mannino: “ricordarlo non è soltanto esercizio della cristiana “pietas” naturale nei sentimenti degli amici (tanti) dei conoscenti (ancora di più), ma della memoria della stessa opinione pubblica per Francesco Cossiga legato nella Storia d’Italia al capitolo tragico della vicenda Moro. Come Ministro degli Interni in quel frangente quella vicenda fu vissuta con sentimento e passione da segnare fisicamente il suo volto e quindi la sua vita. Cossiga era stato un amico prediletto di Moro che l’aveva impegnato in altre circostanze di grande rilievo e poi l’aveva voluto Ministro degli Interni nel Governo Andreotti. Cossiga per l’altezza morale ed intellettuale della Sua personalità era stato riproposto per altri compiti nella vita politica sino ad essere eletto Presidente della Repubblica Italiana con designazione e poi attraverso il voto unanime del Parlamento. La sua funzione di Presidente nel tempo politicamente difficile che va dal 1985 al 1992 aveva mostrato una sapiente gestione che stava alla pari con i grandi precedenti come Einaudi e Pertini, diverso nello stile sobrio e ligio al profilo costituzionale del primo ma aperto e colloquiale come il secondo (celebre per le sortite che nell’attenzione alla società non ne ignorava la dimensione più esposta). Francesco Cossiga è stato anche il Presidente che ha avvertito le lesioni che venivano dall’apertura alla vita politica nel profilo delle istituzioni e nel sistema delle stesse relazioni internazionali (segnatamente quelle più significative per incidenza sullo stesso tessuto della politica italiana). Il crollo del muro di Berlino non l’aveva trovato disattento anzi venne avvertito al punto della iniziativa dal messaggio alle Camere. La storia chiarirà molti aspetti di quelle circostanze e vicende. Cossiga si dimise da Presidente della Repubblica Italiana subito dopo le elezioni e non senza avere vissuto il primo trauma che è stato l’assassinio di un politico per le mani di cosa nostra. La motivazione delle dimissioni fu quella di volere evitare l’ingorgo della scadenza naturale Presidenziale con l’avvio della legislatura e quindi con il processo politico più complesso. Mentre il Parlamento votava avveniva la terribile strage di Capaci che purtroppo ha segnato la Storia Italiana sino ai nostri giorni. Ricordare oggi Cossiga è anche manifestazione di nostalgia per l’Uomo Colto in modo anche profondo e raffinato, per il Politico assai moderno e commisurato al profilo degli Stati Occidentali che si presentano e si sono presentati in questi trent’anni in modo estremamente diverso dagli annunci e dalle speranze successive alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Francesco Cossiga si era anche posto in modo mutato rispetto agli equilibri interni della DC e sostenitore della segreteria De Mita, dalla quale era stato sostenuto, non avendo rinunciato a registrare gli scarti operativi che in fondo hanno preparato la scissione della DC. De Mita e Martinazzòli amici hanno assunto una posizione che Cossiga non ha mancato. Una vita ricca di avvenimenti segnata dal più tragico di questi e poi dalle delusioni e dalle amarezze degli esiti finali. La vita politica di Francesco Cossiga è un capitolo e più di un capitolo della Storia della Prima Repubblica Italiana. Il dopo vissuto con sofferenza e quando possibile con ironia a volte anche sceneggiata come nell’appoggio al primo Presidente del Consiglio di origine comunista impegnato nell’impiego attivo della forza militare nei bombardamenti della Serbia. Per l’avvocato Calogero Mannino Cossiga è stato un Maestro non sempre seguito nelle Sue lezioni, ma soprattutto un Amico. Qualità rara perché difficile”.


Giacomo Palermo
Giacomo Palermo

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Tags: calogero manninoFrancesco CossigaPresidente della Repubblica ItalianaPrima RepubblicaRiccorrenza e Anniversario
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