Burgio bianconera, Tacchinardi conquista Sciacca tra dolci, memoria e passione Juve
I tetù e i biscotti di Burgio, rigorosamente bianconeri, finiscono al centro della serata e diventano il simbolo di un legame che unisce territorio, tradizione e Juventus. L’omaggio ad Alessio Tacchinardi, campione d’Italia e d’Europa con la Juve, è firmato da Vito Ferrantelli, ex sindaco di Burgio e socio del Juventus Club Sciacca: dolci tipici che sorprendono l’ospite, tanto da spingerlo a portarli via e a immortalare il momento con una foto.
Insieme ai dolci, anche una ceramica artistica: un pezzo della Bottega Arcuri di Sciacca, altro segno identitario consegnato a Tacchinardi nel corso della conviviale natalizia ospitata a Villa Paladini, con oltre 150 partecipanti. A fare gli onori di casa il presidente Marco Maggio, con lo staff del club composto anche da Salvatore Vetrano e Andrea Estero. La serata si è chiusa con una tombola che metteva in palio un biglietto per una partita della Juventus allo Stadium.
Tacchinardi, visibilmente coinvolto, ha ricambiato con parole che raccontano un rapporto mai interrotto con i colori bianconeri:
«Anch’io da oggi sono un tifoso di questa squadra. Quello che mi colpisce sempre è la passione: anche quando la Juve non va benissimo, qui non manca mai».
E sui suoi anni a Torino: «Ho vinto tutto. Undici anni in una società splendida: ricordi indelebili, orgoglio e umiltànell’indossare quella maglia».
Sull’identità del club: «Non immagino la Juventus senza la famiglia Agnelli».
Sul presente e sul futuro: «Mi auguro che la Juve torni al top. Servono giovani ambiziosi che crescano e diventino un riferimento».
E sulla Nazionale: «Con Buffon e Gattuso ho fiducia: sono gladiatori, ce la faremo».
Nel suo passaggio in provincia, Tacchinardi ha fatto visita anche alla città della Valle dei Templi, aggiungendo un tassello culturale a una trasferta che conferma quanto, nel periodo natalizio, campioni e testimonial si alternino nei club ufficiali dello Stivale. Solo poche settimane fa, ad Agrigento, il Juventus Club Valle dei Templi del presidente Salvatore Capraro aveva ospitato Fabrizio Ravanelli. A Sciacca, intanto, la Juve parla anche il linguaggio di Burgio: dolce, bianconero e autentico.
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