Buon compleanno Agrigento! Secondo alcuni approfonditi calcoli storici, sarebbero 2.605 le candeline da spegnere; tanti sono gli anni trascorsi dalla fondazione della mitica città di Akragas. E questa volta il compleanno, ad agrigento si è pensato di farlo in grande, con una vera e propria rappresentazione storica.
Sabato 30 settembre alle ore 17, al Palacongressi del Villaggio Mosè verrà raccontata e in un certo senso anche messa in scena, la storia dell’antica e splendida Akragas attraverso il ricordo di personaggi illustri che hanno vissuto ed operato nella “più bella città dei mortali” e che le hanno dato splendore, grandezza, potenza con la loro sapienza, cultura e le loro virtù.
Com’è noto la città ha cambiato nome nel corso dei millenni a seconda della lingua dei conquistatori: Akragas, Agrigentum, Kerkent, Gergent, Girgenti, Agrigento. A rappresentare e a raccontare le diverse storie dei personaggi, tratti dal recente libro di Paolo Cilona “Alle radici del popolo di Akragas” pubblicato a cura del Cepasa (Centro di programmazione e azione sociale) saranno uomini e donne agrigentini del nostro tempo, prestati per l’occasione.
Dopo la presentazione del volume, nel corso della seconda parte della serata, interverranno molti “cittadini akragantini” che impersoneranno alcuni dei personaggi storici. Ad esempio, l’avvocato Ninni Cremona impersonerà uno dei viaggiatori più significativi dell’epoca; il medico Maurizio Vinti sarà Guy de Maupassan; l’operatore Enzo Vella sarà il grande Terone; il docente Franco Cilona interpreterà Filino, per non parlare del commendator Gaetano Marongiu (nelle vesti di Byron) o della giornalista Margherita Trupiano che interpreterà ben tre donne viaggiatrici d’epoca moderna. E tanti altri professionisti ancora, che quel giorno saranno al palacongressi e racconteranno del soggiorno in Agrigento dei grandi viaggiatori come Dumas, Guy de Maupassant, Hardcastle, Goethe.
Per la cronaca Damareta, figlia di Terone tiranno di Akragas e sposa di Gelone re dei Geloi, verrà impersonata dall’archeologa Viviana Caparelli Lentini, Feace sarà Alfonso Sodano, Antistene (Pino Giglia) mentre Maria Giuseppina Terrasi vestirà i panni della dea Athena dea della sapienza, delle arti, della tessitura e della strategia militare. Il ragionier Giuseppe Adamo sarà Acrone mentre Salvatore Indelicato impersonerà Carcino. Lilliana Arrigo sarà Artemide dea della caccia e l’attrice Maria Grazia Castellana, Timarete. Poi ci sarà l’ospitale Gellia che entrerà nei panni di Lillo Savatteri ed il filosofo Empedocle, impersonato dall’avvocato Michelangelo Taibi. Igea, dea della salute, sarà la poetessa Stella Camilleri mentre Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, sarà impersonata da Vera Di Francesco. Da non dimenticare neppure il personaggio di Mida, valente suonatore di tibia, ammirato da Pindaro che lo immortalò nella sua “Ode Pitiaa Mida d’Akragante, vincitore col flauto a Pito, che sarà interpretato da Carmelo Capraro.
A conclusione della serata sarà acceso il “tripode della memoria” davanti al palacongressi e sarà spenta una mega torta con 2.605 candeline.
“Con questa manifestazione – spiega Paolo Cilona – ricordiamo la data del 30 settembre del 583 avanti Cristo, quando due coloni gelesi posero la prima pietra della città di Akragas. Questo evento – conclude – vuol essere il nostro omaggio alla città”.