Trovata ancorata con del filo metallico, al cancello d’ingresso del hotel-residence alla periferia di Palma di Montechiaro, una bomba, e un cartello realizzato con della vernice rossa, riportante una croce a la scritta “Boom”. A ritrovare l’inquietante messaggio è stato l’imprenditore trentenne che ha chiamato i carabinieri. Sono intervenuti gli artificieri che da subito hanno eliminato il pericolo. E stanotte, nella struttura, si terrà il veglione che era stato organizzato per festeggiare l’arrivo del 2023.
I militari dell’Arma si stanno già occupando delle indagini. Nell’area non ci sono impianti di videosorveglianza. E’ stata naturalmente informata la Procura di Agrigento che sta coordinando le indagini. Non è chiaro a chi sia stata rivolta l’intimidazione, se all’imprenditore titolare della struttura ricettiva o agli organizzatori dell’evento di Capodanno. Quest’ultima ipotesi, sembrerebbe forse, essere quella privilegiata dalle forze dell’ordine.
“Il bene deve trionfare sempre – ha detto il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino -. A nome della città condanniamo il vile ed inqualificabile gesto e ribadiamo, ancora una volta, che il bene vince sempre. Ringrazio di vero cuore le forze dell’ordine tutte, in particolare, i carabinieri della Stazione di Palma, il Comando di Licata, il nucleo Operativo Radiomobile, gli artificieri che hanno prontamente agito e ripristinato le condizioni di totale sicurezza. Ed ancora la polizia per la collaborazione istituzionale, affinché tutto questa sera andasse avanti. Grazie ai vigili del fuoco ed agli operatori del 118 per la loro collaborazione. Le istituzioni unite e in sinergia agiscono a tutela delle persone oneste e dimostrano la forte presenza dello Stato. Grazie di cuore alla polizia municipale e al responsabile della Protezione civile per essere sempre presenti. Agli organizzatori e a tutti i giovani, e meno, auguro di godersi totalmente l’evento di stanotte, in piena sicurezza, per accogliere con gioia il nuovo anno”.
Quanto è avvenuto nella struttura ricettiva non è però la prima volta. Nel febbraio scorso venne rinvenuta la carcassa di una gallina con la testa mozzata e sviscerata. A fine luglio 2021, era stata rinvenuta una testa di pecora, con un proiettile inesploso calibro 16, conficcato al centro della fronte di una testa di pecora lasciata davanti la porta di ingresso. Quattro mesi prima, invece, dei colpi di pistola, dieci forse quindici, erano stati esplosi contro il prospetto esterno e alcune stanze dello stesso edificio.
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