AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Cronaca » Blitz antimafia “Condor”, la Dda chiude le indagini: 15 indagati

Blitz antimafia “Condor”, la Dda chiude le indagini: 15 indagati

9 Aprile 2023
in Cronaca, dalla provincia
Share on FacebookShare on Twitter

La Direzione distrettuale antimafia di Palermo, attraverso i pubblici ministeri Alessia Sinatra e Claudio Camilleri, ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari – atto che prelude la richiesta di rinvio a giudizio – a 15 delle 18 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata “Condor” eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e del Ros di Palermo. Gli indagati sono: Pasquale Alaimo, 54 anni, di Favara; Baldo Carapezza, 27 anni, di Agrigento; Francesco Centineo, 38 anni, di Agrigento; Antonio Chiazza, 37 anni, di Canicattì; Gioacchino Chiazza, 62 anni, di Canicattì; Giuseppe Chiazza, 51 anni, di Canicattì; Salvatore Curto, 39 anni, di Canicattì; Salvatore Galvano, 52 anni, di Agrigento; Francesco Genova, 43 anni, di Palermo; Giovanni Cibaldi, 35 anni, di Licata; Domenico Lombardo, 30 anni, di Agrigento; Luigi Montana, 40 anni, di Ravanusa; Rosario Patti, 59 anni, di Palma di Montechiaro; Nicola Ribisi, 42 anni, di Palma di Montechiaro; Giuseppe Sicilia, 43 anni, di Favara e Ignazio Sicilia, 47 anni, di Favara.

Sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Escono dall’inchiesta Angelo Bellavia, 68 anni, di Licata; Fabiano Biancolilla, 50 anni, di Siracusa e Filippo Moscato, 66 anni, di Licata. Il blitz “Condor” è scattato la notte tra il 10 e l’11 gennaio scorso nella parte orientale della provincia e fra Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì ma anche Favara ed Agrigento. Le indagini hanno consentito ai carabinieri di raccogliere importanti indizi sul tentativo di uno degli indagati di espandere la propria influenza al di là del territorio palmese, ossia su Favara e sul Villaggio Mosè di Agrigento. Ma anche sul ruolo di “garante” esercitato dal vertice della famiglia di Palma di Montechiaro a favore di un esponente della Stidda, al cospetto dell’allora reggente del mandamento di Canicattì.

Raccolti elementi di prova sul controllo delle attività economiche nel territorio di Palma di Montechiaro, con riferimento al settore degli apparecchi da gioco e delle mediazioni per la vendita dell’uva (le cosiddette sensalie); di “messe a posto” a Favara e danneggiamenti a mezzo incendio.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

Trovata in possesso di cocaina e soldi: arrestata coppia di coniugi

Next Post

Balcone a rischio crollo, deviata la processione del Venerdì Santo

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025