Operazione antidroga denominata “Vittoria” dei carabinieri della Compagnia di Canicattì che, hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento nei confronti di 4 persone (3 donne ed 1 uomo§) responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento giunge a perfezionamento dell’indagine con la quale i militari dell’Arma hanno documentato come gli indagati, appartenenti a due diversi nuclei familiari residenti in viale della Vittoria, nella stessa palazzina, ma in due diverse case popolari, abbiano organizzato e gestito, anche in competizione tra loro, una fiorente piazza di spaccio di sostanze stupefacenti di diverso tipo (eroina, cocaina e marijuana), colonizzando quella parte del centro di Canicattì, viale della Vittoria, prosecuzione del salotto della città, e confinante con la villa comunale, degradata a causa del frenetico traffico di droga, che ha richiamato tossicodipendenti anche dai paesi vicini, diventando scenario dell’illecito. In pieno lockdown un appartenente al clan pensò perfino di stabilirvi, proprio sotto casa, una grossa rivendita abusiva di mascherine e generi sanitari per la pandemia di covid-19, mentre le auto degli stessi indagati, in strada, sono state ripetutamente incendiate e danneggiate a colpi d’arma da fuoco.
I particolari del blitz sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Comando provinciale Carabinieri di Agrigento, alla presenza del capitano Luigi Pacifico, comandante della Compagnia di Canicattì.
I carabinieri, nel corso dell’investigazione, hanno operato due arresti in flagranza, monitorato innumerevoli episodi di cessione di stupefacenti, segnalato alla competente autorità 16 assuntori identificati, subito dopo l’acquisto della droga, e sequestrato diverse decine di grammi di eroina e cocaina. La penetrazione investigativa ha consentito di annotare e riferire alla Procura della Repubblica di Agrigento lo spregiudicato “modus operandi” degli indagati, registrati mentre dichiaravano di intendere come un lavoro lo spaccio degli stupefacenti e colti nell’impiego dei figli minori come veicolo per il trasporto della droga. Gli investigatori della Benemerita, nel corso dell’indagine, hanno arrestato una delle indagate in possesso di 7 dosi di cocaina nascoste nel propri abbigliamento intimo, mentre altre dosi della medesima sostanza erano state occultate sulla persona della di lei figlia undicenne.
I carabinieri di Canicattì, durante l’esecuzione della misura cautelare, hanno cinto d’assedio la palazzina dello spaccio, interamente perquisita con l’ausilio di 2 unità del Nucleo Cinofili di Palermo: è stato il fiuto del cane Lego a permettere di rinvenire e sequestrare alcune dosi di marijuana confezionate e pronte per essere rivendute. L’operazione è stata conclusa con la rimozione, eseguita in collaborazione con i Vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì, di ben 8 telecamere posizionate dagli indagati sui lati della palazzina, disposte a protezione dall’arrivo delle Forze di polizia.
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