Un mercato del “falso” che torna, prepotentemente, nel fine settimana a San Leone. Anche questa domenica, numerosi venditori extracomunitari hanno esposto merce, soprattutto contraffatta.
Un immenso suk del falso a cielo aperto. Così, anche questa domenica, numerosi venditori extracomunitari conquistano San Leone in assenza di regole e controlli. Una zona franca dell’illegalità che non si può far finta di non vedere”. Denuncia Raul Passarello di “Servire Agrigento”.
Passano gli anni, passano le amministrazioni, controlli che qualche volta ci sono e spesso no, forze dell’ordine che di tanto in tanto danno vita a blitz e sequestri di merci, insomma è una vecchia storia a cui pare proprio non si riesca a scrivere la parola fine nel rispetto delle regole e della legalità. Ormai da diversi anni a San Leone , ma anche al viale della Vittoria e a porta di Ponte , sono presenti decine di venditori abusivi che immettono sul mercato oggetti contraffatti: in particolare scarpe, borse, cover per cellulari e occhiali “griffati”.
Il vice presidente del Codacons, Giuseppe Di Rosa, interviene e afferma: “ Assessore Picarella, ci siamo rivolti a lei più e più volte, ci siamo messi a disposizione in quanto Associazione a difesa del consumatore e del territorio. Ci siamo messi a disposizione per trovare una alternativa a questa gente, vogliamo aiutarli? Creiamo un bazar di merce proveniente dai loro paesi, un bazar in regola dove si possa vendere tutto tranne merce di dubbia provenienza.
Noi siamo pronti ad un incontro, per programmare assieme, una vera lotta, ai mercati abusivi di merce contraffatta, una vera lotta che ti porta a vincere una guerra e non una battaglia, si studia, si programma, si organizza e si porta a compimento chiedendo l’ausilio del Prefetto e di conseguenza del nucleo interforze, non basta parlare, pubblicizzare, mettere delle transenne, e dare la colpa agli altri o alla carenza di personale”
“Basta parole, la vendita di merce contraffatta, è punita penalmente e non è una lotta contro chi vende ma contro chi produce e distribuisce merce contraffatta di dubbia provenienza. Quanti avventori, sono stati multati in questi ultimi tempi, quanti cartelli che segnalano il “reato” che si compie acquistando “merce contraffatta” sono stati apposti nei posti dei mercati? Assessore Picarella, rimaniamo in attesa di una convocazione per esporre il nostro progetto di creazione di un BAZAR ETNICO”.