ANAS ha già appaltato la messa in sicurezza del viadotto Akragas e c’è chi ancora propone improbabili demolizioni. Ed eccoli qua. Occupano o hanno occupato posti apicali, a volte celandosi sotto un falso culturame le sparano grosse. Ricorrono a qualsivoglia espediente pur di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati, riescono a trarre vantaggio da ogni situazione nella quale vengono a trovarsi, a volte anche a scapito delle persone che incontrano sul loro cammino. Pensano di stare un passo avanti agli altri, di essere i detentori della verità, sono convinti di essere più furbi ed intelligenti di tutti.
Credono di essere gli unici ad apprezzare arte, paesaggi e bellezza. Peccato che per fare questo spesso si avvalgono di espedienti. Le loro proposte sono a discapito della collettività, così non ci sorprende che siano stati loro a lanciare l’appello per l’abbattimento del ponte Morandi di Agrigento.
Certa gente vuole Agrigento diversa. Non l’apprezza e non ha mai saputo apprezzarla per quello che è. Se potessero si sarebbero già portati la Valle dei Templi altrove. Invece di spendersi per una Agrigento migliore, più turistica e più vivibile, propongono di abbattere ponti. Non si preoccupano del fatto che per arrivare qui ci sono strade da terzo modo, semmai si prendono la briga di cancellare le poche che abbiamo. Partecipano alle marce per la SS 640 senza sapere che il Viadotto Akragas ne è parte integrante essendo lo snodo consigliato per evitare di congestionare il traffico sulla rotonda Giunone in zona Valle dei Templi. Scena a cui peraltro abbiamo già assistito troppe volte con il viadotto chiuso.
Preoccupa che proposte del genere arrivino da assessori regionali, esponenti politici che dovrebbero garantire il popolo, non farsi belli a loro discapito. Menomale che Anas ha già appaltato tutto e garantito copertura finanziaria. Menomale, perché altrimenti a certi appelli bisognerebbe rispondere con ben altri toni.