Una forte mareggiata ha investito l’isola di Lampedusa, provocando quello che purtroppo si temeva sarebbe successo, e denunciato più volte dall’Amministrazione comunale.
Le imbarcazioni di migranti ammassate al Molo Favaloro dalle Autorità competenti, con il vento di libeccio sono diventate delle “schegge impazzite” provocando gravi danni all’interno del porto, alle altre barche ormeggiate, e mettendo a rischio le persone, che in quel momento si trovavano lì per mettere in sicurezza le loro imbarcazioni ed i loro pescherecci.
A questo si aggiunge il danno ambientale, con detriti di ogni tipo che hanno riempito le nostre acque, i fondali e le nostre spiagge. “La situazione è diventata inaccettabile! Sia chiaro – dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa -. adesso non iniziamo a dire che ‘la colpa è dei migranti’, in questo caso la colpa è di chi dovrebbe smaltire velocemente quelle imbarcazioni una volta giunte a Lampedusa, ad iniziare dall’Agenzia delle Dogane che le prende in custodia quando vengono poste sotto sequestro dopo gli sbarchi”.
“Non sono più disposto ad assistere a questo scempio ambientale – aggiunge il primo cittadino -, se le Autorità competenti non intervengono immediatamente, predisporrò un’Ordinanza Sindacale con la quale assumere direttamente in campo al Comune gli interventi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, delle infrastrutture e del nostro mare. Al tempo stesso la nostra Amministrazione Comunale chiederà un risarcimento all’Agenzia delle Dogane ed al Ministero dell’Ambiente, per i danni determinati dal loro inaccettabile immobilismo”.