La mancata notifica a diversi imputati ha fatto slittare al 15 giugno prossimo l’udienza preliminare, scaturita dall’inchiesta “Malebranche” della Guardia di finanza, che ipotizza l’esistenza di un’associazione a delinquere, finalizzata alla bancarotta da 5 milioni di euro, legate al gruppo “Pelonero”, una catena di negozi di articoli da regalo, casalinghi, giocattoli e prodotti per il Natale, tra il Villaggio Mosè, Canicattì e Favara.
Il pubblico ministero Paola Vetro ha chiesto il rinvio a giudizio di 20 imputati. A decidere sulle richieste del pm sarà il giudice Micaela Raimondo. Oltre ai componenti della famiglia Sferrazza, che gestisce da anni la catena di negozi, sotto accusa è finita anche una commercialista.
La Procura ha chiesto i rinvii a giudizio di: Gaetano Sferrazza, 78 anni; Diego Sferrazza, 51 anni; Gioachino Sferrazza, 54 anni; Gaetano Sferrazza, 30 anni; Fabiana Sferrazza, 26 anni; Gaetano Sferrazza, 28 anni; Clelia Sferrazza, 23 anni; Teresa Maria Cani, 54 anni; Lorena Argento, 33 anni; Giovanna Lalicata, 51 anni; Graziella Falzone, 53 anni (commercialista); Mariella Mamo, 38 anni; Veronica Vassallo, 33 anni; Giulia Di Marco, 51 anni; Ignazio Giacchetto, 59 anni; Cristian Amato, 27 anni; Assuntina Lupo, 55 anni; Nicolò Zambuto, 67 anni; Calogera Licata, 66 anni; Salvatore Noto, 39 anni.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
