Il Gup del Tribunale di Sciacca, Antonio Cucinella, accogliendo le richieste del pubblico ministero Michele Marrone, ha disposto il rinvio a giudizio di dirigenti e tecnici del Libero consorzio di Agrigento, ma anche di un ispettore della polizia municipale e di un capo cantoniere, con l’accusa di omicidio stradale in concorso. Il processo è quello scaturito dalla tragedia che, il 16 agosto del 2018, tra via degli Oleandri e la provinciale 50 di Menfi, determinò la morte di Marco Castelli, il bambino di 7 anni che era in auto con i genitori. Il piccolo era sul sedile posteriore della Nissan Qashqai guidata dal padre. L’auto venne colpita dalle barriere e un palo entrò dentro la macchina e trafisse, uccidendolo, il piccolo.
Disposto il rinvio a giudizio di Achille Contino, direttore ad interim del settore Infrastrutture stradali; Michelangelo Di Carlo, dirigente dell’ufficio Infrastrutture stradali; Filippo Napoli, responsabile di sezione; Eduardo Salemi, tecnico del Libero consorzio di Agrigento; Enzo Alonge ispettore della polizia municipale di Menfi e Giuseppe Prestia, capo cantoniere provinciale. La prima udienza del processo è stata fissata dinanzi al giudice monocratico di Sciacca l’11 luglio prossimo. La famiglia si è costituita parte civile.
Lo scorso anno, il giudice Antonino Cucinella del Tribunale di Sciacca aveva assolto, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di omicidio stradale Pierluigi Badano, 40 anni, di Palermo, autista dell’auto che si è scontrata con quella della famiglia Castelli.