Chiuderanno alle 14 di oggi i seggi per il ballottaggio ad Agrigento. Si conferma però l’aumento dell’astensionismo, peraltro abbastanza fisiologico in occasione del secondo voto.
Alle chiusura dei seggi è stata confermata la scarsa partecipazione dei primi due giri di boa: a mezzogiorno e alle 19.
Il dato delle 22 di ieri sera proponeva un’affluenza in città, nelle 55 sezioni, del 32.55 per cento. Nelle 55 sezioni, hanno votato in 16.899. Quindici giorni fa al primo turno alle 22 avevano votato in 23.907 aventi diritto, pari a 46,05%.
A trainare l’assenza dai seggi potrebbero essere stati diversi fattori tra i quali senz’altro la paura della pandemia, lo scarso entusiasmo, ma forse anche la mancanza dell’effetto trascinamento dovuto ai candidati al consiglio comunale di due settimane addietro. Il dato di Agrigento però non sembra essere in controtendenza con gli altri comuni siciliani chiamati alle urne. Nella giornata di oggi in cui si vota fino alle 14, gli elettori avranno la possibilità di risolvere la lunga contesa tra i due sfidanti. Subito dopo avrà inizio lo spoglio e, se non ci saranno intoppi, gli agrigentini in serata sapranno chi ci sarà al governo per i prossimi 5 anni. La domenica del voto in città è partita tardi. Seggi aperti dalle 7 ma già alle 12 il dato dell’affluenza ha fatto registrare un forte calo con il 9,01%. Gli agrigentini se la sono presa comoda quindi e la città si è svegliata con comodo con i residenti che probabilmente hanno preferito alzarsi dal letto un pò più tardi e fare colazione con comodo. Il pomeriggio in molti escono per le passeggiata serale ed ecco che il dato comincia a migliorare ma l’affluenza rimane bassa.
Nel primo report relativo all’affluenza di mezzogiorno le persone che hanno espresso il loro voto sono 4676, ovvero il 9, 01 %. Nella precedente tornata elettorale allo stesso orario l’affluenza era stata del 13,13 per cento. Quindi, in città, si registra un calo del – 4, 12 %. Il turno di ballottaggio vede contrapposti sindaco uscente Calogero Firetto ed lo sfidante Francesco Miccichè.
Per votare occorrono tessera elettorale, documento di riconoscimento e mascherina. Sono ammessi al voto anche coloro che non hanno votato al primo turno. Sulla scheda sono presenti i nomi dei due candidati sindaco: l’elettore deve semplicemente apporre una croce su uno di essi. Non sono previste preferenze, si tratta di semplici preferenze “secche”.
Al primo turno ci furono clamorosi ritardi per conoscere il dato definitivo che è arrivato solo dopo 5 giorni dal voto. In ritardo tre sezioni su 55. Dopo l’intervento della commissione elettorale erano stati convalidati i voti dello scrutinio della sezione numero 52 ma mancavano ancora all’appello tre sezioni: la numero 13, la 32 e la 34. Dopo cinque giorni, e in seguito all’intervento della commissione elettorale, sono stati convalidati i voti dello scrutinio delle altre 3 sezioni mancanti.
Al primo turno Franco Micciche’: 36,68% (11.564 voti); Lillo Firetto 27,95% (8.813); Marco Zambuto 17,19% (5.421); Daniela Catalano 10,04% (3.164); Marcella Carlisi 4,70% (1.482); Angela Galvano 3,44% (1.083). Al primo turno per le elezioni comunali di Agrigento hanno votato in tutto il 62,98 per cento degli aventi diritto. Complessivamente 32.693 elettori. Nelle amministrative precedenti il dato si era attestato al 67,46 per cento (-4,48 per cento).
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