L’assessore alla sanità Ruggero Razza ha fatto visita alla tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina di Porto Empedocle per rendersi conto dell’emergenza del territorio. Qui ha detto Razza abbiamo effettuato ben 2000 tamponi ai migranti. Spero, ha aggiunto ribadendo un concetto già espresso nel sopralluogo a Pozzallo, che si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma. Le (non) decisioni adottate stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti”.
Ad accompagnarlo la deputata regionale di #diventerànbellissima Giusy Savarino, Margherita La Rocca Ruvolo (Udc) e Matteo Mangiacavallo (M5S). Ad accogliere l’assessore regionale il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina
Poi Razza è entrato nel merito della questione politica e del flusso migratorio proveniente dalla Tunisia. “Ritengo che il governo avrebbe dovuto prendere accordi con le autorità tunisine, sulla questione migratoria la penso esattamente come il Pm Luigi Patronaggio”.
Il riferimento è alle dichiarazioni che il capo della procura di Agrigento aveva rilasciato appena due settimane addietro in un’intervista rilasciata ad Adkronos:
I flussi migratori provenienti in questi giorni dalla Tunisia “creano seri problemi di ordine pubblico”, “aggravati dalla pandemia in atto, che mettono a dura prova le forze dell’ordine”. Per arginare questo flusso servirebbero “degli accordi politici internazionali bilaterali ovvero multilaterali con Tunisi”. Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, che in questi giorni sta indagando sul nuovo flusso migratorio proveniente dal Maghreb. Sono migliaia i tunisini sbarcati solo a Lampedusa affollando l’hotspot che può ospitare solo 95 persone. Secondo Patronaggio “i tunisini” a differenza di altri migranti provenienti dall’Africa subsahariana “non fuggono da situazioni di persecuzione politica o razziale ma che cercano in Italia solamente migliori condizioni di vita”.
Nei giorni scorsi la Procura di Agrigento ha effettuato un numero elevatissimo di fermi ed arresti per favoreggiamento della immigrazione clandestina e per reingresso illegale di cittadini stranieri già espulsi o dichiarati indesiderati in Italia.
Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, , interviene a “Il mattino di Radio 1” ha sottolineato che dall Tunisia fuggono anche benestanti Grande difficoltà socio-economica e incertezza politica. (Leggi anche – clicca qui)
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