“Si aggiunge un altro importante tassello alla vicenda relativa al destino della Scala dei Turchi: è finalmente arrivata la risposta dell’assessorato alle Autonomie locali ad una mia interpellanza nella quale si conferma che chi sostiene che quell’area ‘è di un privato’ mente sapendo di mentire”. Così il deputato del Pd all’Ars Michele Catanzaro, promotore di una serie di iniziative pubbliche e parlamentari in difesa della Scala dei Turchi. “Lo stesso assessorato – aggiunge – sottolinea come il Comune di Realmonte di fatto non abbia riconosciuto la ‘proprietà privata’ dell’area, tanto è vero che non ha firmato alcun accordo transattivo né alcun atto sullo sfruttamento economico della Scala dei Turchi e del relativo ‘brand’, in attesa di un giudizio di merito già avviato presso il tribunale di Agrigento. Continuiamo la nostra battaglia per impedire che, in Sicilia, un privato possa mettere le mani su un’icona come la Scala dei Turchi, al solo scopo di trarne una speculazione economica. Riteniamo che quell’area appartenga alla collettività e proprio per questo, nei mesi scorsi, abbiamo chiesto di tutelarla attraverso l’iscrizione all’elenco dei beni ‘Patrimonio dell’Unesco’. Il governo regionale ha più volte affermato di pensarla allo stesso modo, eppure non ha ancora avviato l’iter per l’iscrizione al registro Unesco: ci aspettiamo che lo faccia al più presto”.