Altri tre punti si aggiungono alla classifica del Casteltermini e ad analizzare il periodo granata è il capitano Carmelo Argento protagonista con la sua solita partita sontuosa e questa volta anche match winner che ha permesso ai suoi di fermare la capolista Albatros Lercara e piazzarsi al sesto posto in classifica. Punti importanti, per raggiungere la salvezza nel più breve tempo possibile.
Il duro lavoro inizia a portare i suoi frutti…
- Carissimo Angelo come tu ben sai, il calcio da e toglie. Il duro lavoro dà i suoi frutti certamente. Ma noi lavoriamo sempre allo stesso modo cercando domenica dopo domenica di fare sempre meglio, purtroppo non giochiamo da soli e non tutto sempre va per il verso giusto.
Qual è il vero valore di questo Casteltermini e dove può arrivare?
- Il Casteltermini di questa stagione è una squadra molto giovane, un mix di esperienza, di gente navigata come: Cusumano, io, Priolo e Piazza, con ragazzini molto interessanti e di valore. Il nostro obiettivo è e rimane la salvezza, cercando sempre di giocare un buon calcio e di racimolare più punti possibili durante il nostro percorso. Le somme le tiriamo più avanti.
Domenica si va a Misilmeri attuale capolista. Rispetto per tutti, paura di nessuno..
- Domenica si va a Misilmeri con molta umiltà e rispetto dell’avversario, con gente di esperienza e tanta voglia di stupire visto che sono una neopromossa, sappiamo per certo che non è una squadra da sottovalutare, ma non faremo barricate ne giocheremo mai per difenderci, ciò che viene ci prendiamo preparandoci durante la settimana col massimo impegno sapendo che sarà una battaglia calcistica domenica.
Qual è stato il motivo che ti ha portato a sposare anche per questa stagione il progetto Casteltermini?
- L’anno scorso abbiamo fatto tanti sacrifici ed alla fine ci siamo presi tantissime soddisfazioni. Si è creato un gruppo spettacolare, molto coeso col mister Angelo Vecchio e il ds Antonio Messinese che ci lega un’amicizia oltre al calcio. Oltre alla gente di Casteltermini che mi ha fatto sentire subito a casa, questi sono i motivi principali per cui ho risposato di nuovo il progetto granata, lasciando alle spalle altre trattative.
Domenica nonostante la vittoria, nel finale c’è stato un po di lamentela nei confronti del mister.
- Posso garantire che il mister è una persona umile, una persona che stima tutti i giocatori e non farà mai una scelta che non sia fatta a fin di bene, tutte le scelte non sono mai fatte in malafede, ma solo per il bene del Casteltermini.
E’ dispiaciuto domenica che questa cosa non sia stata capita che visto che siamo rimasti in 10 per l’espulsione, il mister ha voluto tirar fuori un’attaccante e mettere un centrocampista un po più difensivo e siccome avevamo problemi di under, a malincuore ha dovuto sacrificare De Marco che era entrato da poco, ma ripeto, solo ed esclusivamente per il bene del Casteltermini e dei colori granata, per portare a casa una vittoria.
Il mister lo conosco dalla passata stagione, tutte le scelte sono per il bene della squadra. Il mister non ha mai fatto scelte per scopi personali o per buon viso e cattivo gioco. Non esiste, è una persona umile e un gran faticatore, ci ha messo la faccia e che fa grossissimi sacrifici per questa maglia.
Quindi vorrei dire alla gente di capire, che purtroppo ci sono delle situazioni di gioco durante la settimana in cui delle scelte sono obbligate e si devono fare sempre per il bene della squadra.
Domenica goal e dedica speciale.
- Questa vittoria di domenica ed il goal, lo dedico ad Ignazio D’Urso che oltre ad essere un mio collega, è un mio grandissimo amico e un tifoso del Casteltermini che per adesso non sta bene fisicamente e gli dedico il goal con tutto il cuore perché se lo merita, lo scorso anno ci ha seguiti, ci è stato vicino sempre tutte le domeniche ed è giusto che ricambi con lui e gli mando un grosso in bocca al lupo e una pronta guarigione.
Per te cosa rappresenta la fascia da capitano?
- Lo sai benissimo (sorride, ndr), cerco di impegnarmi dentro e fuori dal campo dal lunedì alla domenica, cercando di far andare per quanto possibile tutto in riga, essere capitano per me non significa indossare la fascia la domenica, ma prendersi responsabilità su un gruppo intero, dentro e fuori, nelle critiche e negli elogi, sia con la dirigenza che con il pubblico.
Angelo Buscaglia