Il Gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha confermato gli arresti domiciliari, con obbligo del braccialetto elettronico, per Francesco Russo, 29 anni di Joppolo Giancaxio, arrestato lo scorso 25 agosto per aver sparato e ferito gravemente un 23enne, con cui aveva da poco litigato. Il giovane è accusato di tentato omicidio, ricettazione e detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina.
Russo, sottoposto ad interrogatorio, non ha risposto alle domande del giudice ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee,
ribadendo che non avrebbe avuto intenzione di uccidere il compaesano. Il ventinovenne ha dichiarato che la vittima in più occasioni negli ultimi mesi aveva denigrato il cugino e nell’ultimo episodio in ordine di tempo gli avrebbe rotto il telefono cellulare.
Inoltre secondo il suo racconto, avrebbe fatto fuoco senza prendere di fatto la mira. Il colpo esploso con il revolver calibro 44 clandestino prelevato da casa di una parente sarebbe partito quando l’arrestato aveva appena preso un calcio in faccia ed era senza occhiali, per lui indispensabile a causa di una forte miopia. “Senza lenti non ci vedo, ho visto una sagoma sfuocata e ho premuto il grilletto”, ha aggiunto.
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