La cucina, da sempre, è il cuore pulsante della casa, quel luogo dove si trascorre una parte significativa della vita familiare e si riunisce l’intero nucleo per pranzare e cenare. Una stanza dove si trascorrono momenti di grande spensieratezza e, non di rado, si assumono importanti decisioni, talvolta vitali per l’intero nucleo famigliare.
Nelle case moderne, o quelle ristrutturate, la cucina ha assunto un ruolo ancor più di rilevante importanza, in quanto è diventata la naturale prosecuzione della zona living, offrendo una convivialità più informale. E’ molto importante, di conseguenza, scegliere uno stile di arredamento in grado di appagare il gusto estetico dei componenti del nucleo familiare, cercando di infondere un’intimità ancora più accentuata all’intera zona living.
Dal rustico, dal sapore antico, all’industriale, che richiama direttamente la Grande Mela
È possibile arredare la cucina con diversi stili, spesso assai differenti tra loro. Ed è dunque indispensabile affidarsi a professionisti qualificati del settore, come ad esempio arredamento pari cucine, dove la possibilità di scelta è ampia e si può beneficiare dei consigli degli stessi, pronti a supportare l’acquirente nella scelta del mobilio più indicato per il design che si vuole adattare alla propria cucina.
Uno stile per chi ama ricreare un ambiente dal sapore antico, dei casolari di campagna caldi ed accoglienti, è senza alcun dubbio quello rustico, che viene utilizzato sfruttando, prevalentemente, materiali come legno e pietra. Questo design ben si abbina agli ambienti molti grandi, che si sviluppano solitamente attorno ad un tavolo di dimensioni non ridotte e da sedie comode dallo stile, anch’esse, un po’ vintage.
Se quello rustico richiama atmosfere dei tempi che furono, quello industriale risulta invece decisamente più moderno ed è molto ricercato nelle metropoli e grandi città. Non è casuale, in tal senso, che abbia preso ispirazione direttamente dai loft di New York, caratterizzati dagli ampi spazi aperti e soffitti alti. In questi contesti si può ricorrere ad un utilizzo piuttosto vasto di materiali: dal legno sino a mattoni e ai metalli.
Un altro stile che, nel corso del tempo, è risultato sempre più apprezzato ed alla moda, è senza alcun dubbio quello nordico, che si caratterizza per il design semplice ed essenziale. Le cucine in stile nordico risultano ideali per chi vuole personalizzare l’arredo della propria cucina, aggiungendo elementi vintage piuttosto che shabby. Il materiale maggiormente utilizzato, in questo caso, è senz’ombra di dubbio il legno, nelle sue essenze più chiare.
Dal moderno al vintage: tante idee per arredare la cucina
Lo stile moderno, invece, si caratterizza per linee geometriche ed essenziali, incastonati in un contesto piuttosto definito, dove, tuttavia, non mancano le possibilità di variare gli elementi d’arredo presenti. In questo genere d’arredamento, il cuore della cucina è rappresentato dall’isola centrale, che viene solitamente abbinata a finiture lucide o opache.
Uno stile che si richiama a quello rustico, già citato in precedenza, è sicuramente quello country, che nel corso degli anni, statistiche alla mano, è risultato maggiormente gradito dagli utenti. Rispetto a quello rustico, infatti, lo stile country è in grado di infondere maggiore intimità, facendo risultare la cucina un luogo caldo ed accogliente, oltre, in alcuni casi, a donare un tocco di romanticismo in più.
Gli amanti del colore bianco, non possono non apprezzare lo stile shabby chic. Il bianco, infatti, è il colore predominante di questo genere di arredamento, talvolta accompagnato da colori neutri. Romantico ed elegante, lo shabby chic si caratterizza per la presenza di un numero rilevante di accessori e decorazioni particolarmente ricercate nel gusto, come fiori, vasetti e, più in generale, oggetti vintage.
Ed è proprio il vintage l’ultimo stile che andremo ad analizzare in questo articolo. Esso consente di personalizzare, in maniera significativa, il design di una cucina, in quanto si può prendere spunto dagli stili dei decenni passati. È importante, però, tenere uniformità nell’arredo, evitando di mischiare, ad esempio, elementi anni ‘60 a quelli di altri decenni.
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