Seconda intimidazione per il sindaco di Licata, Angelo Cambiano.
Gli investigatori stanno cercando adesso di trovare i colpevoli che hanno incendiato un fabbricato rurale in contrada Conca Ginisi di proprietà di Rosario Cambiano, padre del sindaco.
Ad indagare sul gesto sono gli agenti del commissariato di polizia, coordinati dal dirigente Marco Alletto. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore Santo Fornasier.
“Sono preso dallo sconforto – ha detto il sindaco Angelo Cambiano ai microfoni del Tg regionale della Rai -, dalla delusione, dalla rabbia, dall’amarezza. Si tratta dell’ennesimo atto criminale posto in essere nei confronti della mia famiglia, di me stesso, delle istituzioni e dell’intera collettività licatese. Ancora una volta Licata finisce alla ribalta della cronaca per simili fatti”.
Questa ultima intimidazione a Cambiano, segue di poco quella perpetrata nei suoi confronti il 9 maggio scorso. In quell’occasione, di sera, il fuoco venne appiccato ad una villetta di campagna di proprietà della famiglia Cambiano. Da allora il sindaco vive scortato. Ma un paio di settimane fa il gip di Agrigento, Alessandro Vella, ha emesso le ordinanze di arresti domiciliari nei confronti di due giovani del luogo, Angelo Marco Sortino e Calogero Strincone, considerati gli autori di quel rogo.